“Porro e Gilli Come Battisti e Mogol”
La posizione della Lega Nord dopo quanto accaduto in consiglio comunale, quando il centrosinistra non era in grado di garantire il numero legale
"Il consiglio comunale di martedì 6 luglio è stato la cartina tornasole di ciò che era già evidente a molti" – interviene Alessandro Fagioli, segretario cittadino della Lega Nord per l’Indipendenza della Padania di Sarònn – "c’è una parte dell’opposizione che agisce da opposizione, e un’altra parte che è filo governativa. La maggioranza? non si è vista se non nell’ingraziare i propri sostenitori non rappresentati in Giunta. Chissà, forse come quando Mogol e Battisti fecero il loro famoso viaggio a cavallo, sancendo un sodalizio artistico, il viaggio di Gilli e Porro alla Licor sembrerebbe essere stato produttivo nel rimembrare il comune passato scudo crociato.
Oltretutto a 3 mesi dalle elezioni non si è ancora parlato delle commissioni comunali facendo così arrivare a discutere 2 mozioni ed un emendamento sul tema dell’acqua, situazione che si sarebbe potuta gestire in una apposita commissione consiliare, anziche’ cercare di creare seduta stante un pastrocchio tra le due mozioni. Probabilmente la grande partecipazione sventolata in campagna elettorale vale solo per la paventata consulta degli immigrati e non per chi rappresenta i saronnesi, ma rimaniamo fiduciosi, affonda il segretario Alessandro Fagioli.
Vorrei rimarcare a nome della Lega Nord, dei propri militanti, sostenitori e simpatizzanti – commenta il segretario Alessandro Fagioli- i ringraziamenti a tutti i partecipanti al consiglio comunale, capigruppo, consiglieri di tutti i gruppi, presidente del consiglio, signor sindaco, per l’aver votato all’unanimita’ la mozione riguardante i fatti del 25 aprile. Questa votazione pone un paletto importante nella vita politica cittadina."
"Per quanto riguarda la votazione per i tre membri del Collegio dei Revisori dei Conti della FOCRIS – interviene Angelo Veronesi capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale – si sarebbero dovuti votare separatamente i due della maggioranza e uno della minoranza. La democrazia si fa coi numeri. La minoranza, composta dai 6 consiglieri del PDL, dai 4 della Lega Nord e dai 2 dell’Unione Italiana, avrebbe dovuto scegliersi separatamente il proprio membro elettivo nel Collegio dei Revisori dei Conti, in modo da poter esercitare compiutamente le necessarie funzioni di controllo stabilite per Legge. Si sarebbe dovuta seguire la solita procedura, che è sempre stata applicata anche in passato, tant’è vero che anche durante il primo consiglio comunale per l’investitura di commissioni e uffici c’erano due schede separate. Non è corretto che siano i voti della maggioranza a scegliere il revisore dei conti per conto della minoranza".
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