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“Sull’acqua pubblica solo opportunismo”

La Lega Nord critica il comportamento del centrosinistra in materia di acqua: "Si deve modificare la convenzione che permette la cessione di quote di proprietà dell'acquedotto"

Riceviamo e pubblichiamo

Interveniamo a commento degli elogi fuori luogo di Sinistra Saronnese riguardo all’approvazione della mozione pro acqua pubblica del centro sinistra e dell’Unione Italiana. Vogliamo denunciare all’opinione pubblica che il voto di questa maggioranza e del partito di Gilli, nasconde in realtà un’operazione di facciata vergognosa.
Chi oggi sostiene a parole la proprietà pubblica dell’acqua, in passato si è comportato in modo totalmente diverso. A Sarònn vige infatti una convenzione tra Comune e Saronno Servizi fin dal lontano marzo 1999. Convenzione stipulata dall’allora amministrazione di centro sinistra con la delibera di Consiglio Comunale numero 155 del 30 novembre 1998 dal titolo: “Affidamento gestione servizio acquedotto all’Azienda Speciale Saronno Servizi” e votata favorevolmente o avvallata (nel caso di assessori) da alcuni di coloro che siedono ancora oggi in Consiglio comunale: Luciano Porro, Augusto Airoldi, Giuseppe Nigro, Nicola Gilardoni, Oriella Stamerra e Giorgio Pozzi. Era presente alla votazione anche Marco Pozzi, oggi di Sinistra Saronnese, in veste di assessore ad Affari Generali, Organizzazione e Personale.
In questa convenzione c’è scritta una cosa che non va assolutamente nella direzione della proprietà pubblica, infatti, citiamo testualmente dall’articolo 9 comma b “Modalità di finanziamento”: “Qualora la copertura dei finanziamenti venga assicurata, anche solo parzialmente dalla Saronno Servizi, la Società avrà diritto a QUOTE di aumenti tariffari e DI PROPRIETÀ delle opere esattamente corrispondenti alle quote di finanziamento apportate”.
Se aggiungiamo a questa bella (si fa per dire) convenzione, il fatto che con la delibera di consiglio comunale numero 79 del 24 ottobre 2002 la Municipalizzata viene trasformata in Società per Azioni, riusciamo ad avere un quadro interessante su chi è davvero interessato alla gestione pubblica dell’acqua. Per la cronaca la delibera del 2002 è stata votata favorevolmente o avvallata (nel caso di assessori) da Pierluigi Gilli, Annalisa Renoldi, Luciano Porro, Nicola Gilardoni, Augusto Airoldi e Marco Pozzi.
Non contenti della cosa, abbiamo scoperto che nel Bilancio della Saronno Servizi, grazie alla convenzione del 1998, risultano anche due pozzi della rete idrica potabile: quello di via Donati e di via Novara. Niente di illegale, visto che la Legge lo permetteva, ma questi fatti non vanno certo nella direzione della proprietà pubblica dell’acqua.
Chi oggi dice di essere a favore dell’acqua pubblica si deve impegnare concretamente. Non basta l’approvazione di una mozione che chiede di inserire nello Statuto comunale una sterile frase di puro principio. Bisogna invece modificare quella convenzione che permette la cessione di quote di proprietà dell’acquedotto pubblico a una Società per Azioni. Se davvero si vuole dimostrare di essere a favore della proprietà pubblica, bisogna far ritornare i due pozzi sotto piena proprietà del Comune.
Ci chiediamo come sia possibile che le stesse persone che hanno approvato in passato queste operazioni, oggi abbiano pure il coraggio di dirsi a favore del valore pubblico dell’acqua.
La Lega Nord è a favore della proprietà pubblica dell’acqua da sempre. Lo abbiamo sempre ribadito anche a Sarònn proponendo e votando mozioni in tal senso. Noi vogliamo che la rete idrica rimanga di proprietà pubblica, ovvero di proprietà delle nostre comunità locali. Noi vogliamo che i Comuni possano continuare a scegliere a chi affidare la gestione dell’erogazione della propria acqua.

Grazie alla Lega Nord in Parlamento e al Governo, la legge attuale chiarisce che l’acqua è pubblica e che deve essere garantito il diritto all’universalità e all’accessibilità del suo servizio.
L’acqua è, quindi, pubblica e di nostra proprietà.
La questione sull’acqua pubblica viene mal posta dalle sinistre. L’argomento di dibattito non è infatti “la proprietà dell’acqua”, bensì “la gestione del servizio di distribuzione dell’acqua”. Qualsiasi ragionamento non può prescindere da questo dato di fatto.

 Angelo Veronesi
capogruppo in Consiglio Comunale della Lega Nord Lega Lombarda per l’Indipendenza della Padania

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 21 Luglio 2010
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