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“Il Pd deve essere un partito aperto, partecipato e federale”

Il bilancio dell’incontro “Il Pd che vogliamo” tracciato dagli organizzatori e che si è svolto in citta con i vertici provinciali del partito

Precarietà del lavoro, basso tasso occupazionale, sprechi, evasione fiscale, etica pubblica e
razzismo, sono questi alcuni dei principali temi su cui il Partito Democratico e il Centro-sinistra
devono rimarcare la differenza del proprio progetto politico rispetto alla maggioranza di centro-
destra, che governa il Paese e la Provincia di Varese. Per far questo, tuttavia, è necessario che il
PD non si chiuda in una forma-partito autoreferenziale, ma si apra al rinnovamento, al dialogo, al
pluralismo delle idee, all’ascolto dei cittadini, sia rilanciando le “primarie” per la scelta dei propri
rappresentanti, sia valorizzando le esperienze vincenti, come Saronno, Cardano al Campo e Gorla
Minore.
 
E’ questo, in sintesi, quanto è emerso nel corso dell’incontro-dibattito organizzato dall’associazione
culturale saronnese “Partecipazione Democratica” sul tema “Il PD che vogliamo: un partito per
l’alternativa nell’Italia che cambia”, che si è svolto nella serata di venerdì 1 ottobre, a Saronno,
presso la Sala Bovindo di Villa Gianetti.
 
Protagonisti del confronto, che ha toccato a 360° tutti i principali temi dell’agenda politica (crisi di
governo, ruolo dei cattolici, riforme elettorali, crisi della politica, ecc.) sono stati il Sen. Paolo
ROSSI (PD), Mario ASPESI – capogruppo PD in Consiglio Provinciale e Giuseppe ADAMOLI (ex
consigliere regionale PD). Assente “giustificato”, l’ex consigliere regionale Carlo Monguzzi, che
non ha potuto partecipare perché impegnato in altra iniziativa.
 
Deciso nel rimarcare l’alternativa culturale e politica alla Lega Nord è stato, in particolare,
l’intervento di Giuseppe Adamoli, che ha severamente criticato la recente iniziativa discriminatoria
del Comune di Tradate, che ha istituito un “bonus bebè” riservato alle sole famiglie italiane. Il “caso
tradatese”, che trova eco in molte altre analoghe iniziative promosse da amministratori leghisti,
oltre che un esempio di “amministrazione ingiusta”, appare – secondo Adamoli – indicativo di una
“mentalità egoistica” che oggi non trova argini neppure nella “coscienza cristiana”, il cui risveglio è
stato recentemente auspicato dal Cardinale Angelo Bagnasco, nel suo intervento alla Conferenza
Episcopale Italiana.
 
Al dibattito sono intervenuti anche Luciano Porro, Sindaco di Saronno e Giuseppe Migliarino,
Sindaco di Gorla Minore, che hanno sottolineato l’importanza di dimostrare l’alternativa soprattutto
sul piano concreto delle scelte amministrative.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 06 Ottobre 2010
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