Non ci sono più solo chilometri di recinzione arancione. Sono sorti anche diversi “muri”, opere che sosterranno le rampe di accelerazione e decelerazione dello svincolo autostradale Uboldo-Origgio. I diversi cantieri dell’ampliamento della terza corsia dell’autostrada A9, di cui il grande svincolo a semi-quadrifoglio fa parte, procedono celermente.
Infatti, poco lontano dal centro di Origgio, ruspe e operai sono al lavoro per lo spostamento di un metanodotto che passa proprio sotto l’autostrada. Spostandosi poco lontano, verso Uboldo, saltano subito all’occhio i “muri” che sosterranno le corsie dello svincolo.
Tracciando una linea immaginaria, si capisce subito dove passeranno le diverse corsie di entrata e uscita, facendo intuire immediatamente l’imponenza dell’opera.

Molti i camion che, invece, trasportano tonnellate di terra che servirà per far “appoggiare” le future rampe, che saliranno anche di sette o otto metri. Il tutto visibile per chilometri anche percorrendo l’autostrada.
Si tratta di uno svincolo a semiquadrifoglio con tanto attraversamento dell’autostrada esistente per far transitare i camion nelle diverse zone industriali di Uboldo, Origgio e Saronno. Lo svincolo avrà una configurazione a semi-quadrifoglio costituito da quattro rampe dirette e due indirette che impegnano i quadranti nord-est e nord-ovest garantendo tutte le manovre possibili sia in entrata che in uscita dall’autostrada.
Altri cantieri, invece, sono sparsi lungo tutta la carreggiata della A9, dove si sta procedendo alla realizzazione della terza corsia per il tratto di 23 km. I lavori dovrebbero terminare nel 2012, secondo il piano di Autostrada per l’Italia. Il costo complessivo è di 425 milioni di euro, di cui 12 solo per lo svincolo Origgio-Uboldo.