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Gli studenti: “Continueremo a manifestare”

I giovani delle scuole superiori cittadini che hanno organizzato cortei di protesta nei giorni scorsi spiegano i motivi delle iniziative

Corteo degli studentiNei giorni scorsi, a Saronno, si è svolto un corteo studentesco indetto da tutte le scuole pubbliche della città, al quale hanno preso parte studenti provenienti dalla provincia varesotta e non solo. «I motivi che ci hanno portato ancora una volta a manifestare per le strade della nostra città sono molteplici – spiegano gli studenti del collettivo Anopticon – e gli interventi che sono stati letti durante la manifestazione spiegavano le nostre critiche riguardo a: i tagli al mondo dell’istruzione e della cultura in generale; il meccanismo consequenziale di privatizzazione ed elitarizzazione della stessa istruzione; lo schifo che proviamo verso un ministro dell’istruzione che non è altro che un burattino del ministero delle finanze, e come lui i precedenti Fioroni, Moratti e si potrebbe citarne altri; la disillusione sempre più forte che questo governo e, più in generale, tutta la politica ad esso legata, di qualsiasi schieramento si tratti, ci provoca nei confronti dello stato; la solidarietà alle lotte dei lavoratori, ridotti, oramai, a moderni schiavi; la solidarietà alle lotte contro le discariche di Terzigno e del salernitano, ennesima prova da parte dello stato dell’incapacità di gestire situazioni di disagio della popolazione e, anzi, di repressione violenta al fine di difendere gli sporchi interessi mafiosi; la solidarietà alle lotte degli immigrati nei CIE, i lager del nuovo millennio».

Finita la manifestazione, tutti gli studenti si sono ritrovati in biblioteca per fare un’assemblea conclusiva e tirare le somme di quella «che è stata solo una piccola parte della mobilitazione degli studenti – spiegano gli studenti -. La nostra volontà è quella di continuare a far sentire le nostre voci, ma anche di dimostrare che non siamo "fannulloni che non hanno voglia di studiare", per questo, oltre a manifestazioni e cortei, riteniamo importante dimostrare alla città il nostro interesse per l’arte e la cultura, organizzare eventi socio-culturali autonomamente sarà per noi una sfida importante, sperando sempre nell’interesse e nell’appoggio della popolazione saronnese. All’uscita della biblioteca, finita l’assemblea, alcuni ragazzi che si allontanavano a piccoli gruppetti sono stati identificati dalla Digos, ed uno è stato addirittura pedinato nel mercato dove è stato identificato. Questo è il genere di intimidazioni che si subisce quando non si è semplici servi della scuola o del lavoro, quando si esce dalle righe, quando si cerca di creare un alternativa alla vita di tutti i giorni».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 09 Novembre 2010
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