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“Sullo sportello immigrati non si sperperano risorse”

La posizione del consigliere comunale Simone Galli, delegato allo sviluppo dei progetti di integrazione e sostegno alle fragilità sociali

Come al solito mi rammarica constatare che la Lega Nord Saronnese è colpita dalla solita ipertrofia verbale che la spinge a commentare, spesso con somma imprecisione o peggio disinformazione, le iniziative dell’Amministrazione Comunale.
Desidero però porre all’attenzione dei lettori alcuni punti fermi che possano dare un’informazione più obiettiva e corretta. Innanzi tutto occorre dire che non si sperperano risorse: non si scialacqua nulla ma si è provveduto a creare unufficio cittadini immigrati con professionalità interne al Comune, implementando e migliorando quello che già esisteva: lo sportello immigrati. Crediamo che sia doveroso per una città ed un paese civile, offrire il supporto per tutte le pratiche, amministrative, burocratiche sia dei cittadini italiani sia dei migranti. Nessuno deve essere considerato di serie A o di serie B. La logica è anche quella di fare rete tra le molteplici realtà associative e sociali che già operano sul territorio e che si fanno già carico di servizi nei confronti dei cittadini immigrati residenti in Città.
In una prima fase si procederà alla mappatura delle risorse, dei servizi e iniziative già presenti in Città per favorire l’integrazione degli stranieri residenti; solo successivamente si potranno mettere in pratica azioni positive e promozioni di iniziative nuove dedicate agli stranieri, ai minori, agli adulti e alla cittadinanza tutta.
Don Lorenzo Milani diceva che è profondamente ingiusto fare parti uguali tra diseguali: non si può certo sostenere che i migranti in fatto di diritti, opportunità, siano in Italia, nei fatti, trattati al pari degli Italiani; marginalità, esclusione sociale, discriminazione sono sotto gli occhi di tutti. E allora non credo sia un delitto offrire la possibilità di dare supporto ai cittadini immigrati residenti a Saronno come a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, nessuno escluso.
Spesso marginalità, discriminazione, esclusione sociale generano problemi di sicurezza, solo che la differenza sta nello sfruttare ed agitare la sicurezza -nel mercato elettorale paga sempre- o cercare di affrontare i problemi e governarli. La coalizione di centro sinistra adotta quest’ ultimo approccio che mi pare essere ben più lungimirante. La Lega Nord farebbe bene a spiegare come mai a suo dire l’ufficio immigrati sarebbe non necessario, il leit motiv stantìo ed abusato che gioca sulla contrapposizione “prima a noi, poi eventualmente se avanzano risorse, a loro” è solo malcelata e odiosa discriminazione.
Per quanto attiene al “campo nomadi”, -che poi nomadi non sono in quanto cittadini Saronnesi da generazioni-, l’Amministrazione non ha deciso a priori ciò che la Lega Nord afferma nell’articolo: alcune famiglie ivi residenti hanno presentato domanda di alloggio popolare e sono regolarmente in graduatoria. Nessuno ha canali preferenziali e le regole sono uguali per tutti, crediamo però che se un nucleo famigliare sinti ha il desiderio di integrarsi, di superare la condizione abitativa precaria del campo, questo possa essere il segnale di un percorso di integrazione. Occorre dunque porre in essere un meccanismo virtuoso: sostegno scolastico ai minori (non c’è futuro senza adeguata istruzione), sostegno lavorativo per coloro i quali mostrano seriamente di voler emergere e mettersi in gioco, possibilità di accesso secondo graduatorie, alle case popolari. Certo, questa è una logica di lungo periodo: ma può portare al progressivo ridimensionamento del campo e quindi maggiore vivibilità abitativa, minore insicurezza, minore marginalità. Anche in questo caso si può decidere di governare i problemi ed indirizzarli nella direzione desiderata o sfruttarli strumentalmente per ottenere facili consensi che non risolveranno alcunché. Credo che la responsabilità di chi governa non sia cercare clamori, ma operare, al meglio possibile, per dare risposte e innestare meccanismi di virtuoso cambiamento.
Giova altresì ricordare che il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 5 novembre 2010, il nuovo pacchetto sicurezza che consta di un decreto legge e di un disegno di legge.
Il Ministro Maroni ha dichiarato che nel disegno di legge, che nei prossimi giorni sarà trasmesso in Parlamento, è previsto un decentramento locale per la gestione delle procedure di rinnovo dei permessi di soggiorno. Sempre Maroni dichiara: “ Noi vogliamo che il rinnovo dei permessi di soggiorno sia tolto alle questure e suddiviso sul territorio, nei Comuni dove i cittadini stranieri risiedono”. Ragione in più per non farsi trovare impreparati.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 18 Novembre 2010
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