«L’università è sicuramente una risorsa per il nostro territorio». Il capogruppo del Popolo delle libertà interviene sulla questione dell’università a Sarono. Nei giorni scorsi infatti il sindaco Luciano Porro ha incontrato il rettore Renzo Dionigi per discutere insieme una nuova convenzione. Ma questo sembra che metta in dubbio la presenza dell’Ateno nella città degli amaretti. «Non credo che il problema vada affrontato solo come guadagno o perdita in termini esclusivamente economici – spiega Azzi -. Così come il Teatro deve fare Cultura, l’Università fa Istruzione. Però Saronno non sembra una città universitaria. È vero. Dobbiamo guardare al futuro. Soprattutto oggi che si tende a ridurre sempre di più la presenza dell’Università sul territorio, avere una sede universitaria a Saronno serve per far sì che la nostra Città continui ad avere in un futuro magari non prossimo quella funzionalità comprensoriale che risponde ad un territorio più ampio di circa 250.000 abitanti. Non credo dobbiamo ragionare solo in termini egoistici».

Sulle ipotesi rispetto al futuro il capogruppo spiega che si dovrebbe «insistere sul potenziamento di questo servizio sul nostro territorio, indipendentemente dalle questioni sollevate dal sindaco Porro, sia positivo. Ma l’impressione che ho leggendo alcune interviste rilasciate nei giorni scorsi è che questo centro-sinistra intenda chiudere l’Università, concentrandosi su una visione esclusivamente mirata ai costi senza idee innovative. Io credo che l’Università sia importantissima. Si pensi a quanto ha investito Gallarate nella cultura per dare un’immagine alla propria città con i suoi teatri. Ha fatto salti mortali per avere in città la sede universitaria ma non ci è riuscita. Noi invece ce l’abbiamo e sembra vogliamo liberarcene».