Un progetto di microcredito come aiuto in più alle famiglie che stanno affrontando la crisi economica. L’iniziativa del Comune di Saronno, resa possibile anche grazie alla collaborazione con la Fondazione Comunitaria del Varesotto onlus che svolgerà il ruolo di interfaccia con l’istituto di credito erogante, punterà ad aiutare i nuclei famigliari di recente impoverimento, ma non ancora in condizione di povertà strutturale. Il progetto è stato presentato dall’assessore Laura Vallioni durante il consiglio comunale di lunedì sera.

Potranno richiedere l’agevolazione le famiglie che dispongono di una qualche forma di reddito, che renda credibile la restituzione del prestito e che si trovino in recente difficoltà nel sostenere le spese inerenti ai bisogni primari, come casa, vitto, vestiario, sanità e istruzione. Il prestito previsto dal progetto di microcredito parte da un minimo di 1.000,00 euro a un massimo di 3.000,00 euro concessi a interessi zero, senza spese istruttorie e per una durata massima di 36 mesi.

Il microcredito non è previsto per le famiglie con gravi difficoltà economiche: queste famiglie possono accedere ai tradizionali interventi assistenziali a fondo perduto non fornendo garanzie di restituzione del prestito. La domanda è possibile presentarla al Settore Servizi alla Persona, Famiglia e Solidarietà Sociale fino a venerdì 14 gennaio 2011 (i richiedenti devono essere residenti a Saronno con un reddito non superiore a 15mila euro.

«Il microcredito vuole essere un’opportunità e uno stimolo per le persone temporaneamente escluse dal mondo produttivo – spiega l’assessore – con lo scopo di ricollocarsi al lavoro, recuperando la precedente autonomia economica, nonché un aiuto concreto per superare le necessità impellenti delle famiglie».

 

Durante il consiglio comunale la Lega Nord, per bocca del capogruppo Angelo Veronesi, ha preso posizione a favore del micro credito comunale, criticando però le modalità di accesso in graduatoria. «Il micro credito è utile, dato che consente alle famiglie in difficoltà temporanea di ricevere dei prestiti per risollevarsi dalla crisi. Critichiamo invece le modalità di accesso alla graduatoria. La Lega Nord ha avuto mandato dai propri elettori di evitare che i cittadini saronnesi finiscano in coda dietro agli ultimi arrivati. La Lega Nord chiede che tra i criteri di accesso in graduatoria possa esserne inserito uno che tenga conto dell’anzianità di residenzialità, così come avviene per il regolamento regionale sulle case popolari. Chi risiede da più tempo in Comune dovrebbe avere dei punti in più in base al numero di anni di residenza. Questo criterio eviterebbe che diventasse pratica comune che gli ultimi arrivati possano passare avanti nella fila dei cittadini richiedenti».