Durante la scorsa Festa Nazionale del 5 settembre, il Movimento econazionale Domà Nunch si era fatto patrocinatore della nascita di Bandinsubria, un progetto che costituisce un caso unico e rivoluzionario nel panorama musicale italiano. Si tratta di un Marchio teso a creare una rete di collaborazione tra gruppi musicali, punti di promozione e attività commerciali dell’Insubria. Il tutto in modalità completamente gratuita.

Spiega Marco Castelli, coordinatore di Bandinsubria: «Sono passati tre mesi e siamo ormai alle porte di Yule: possiamo ben affermate che il marchio ha già raggiunto ottimi risultati. C’è grande entusiasmo fra le band aderenti, che stanno già condividendo i frutti del Marchio, gettando le basi per un radicale cambiamento non solo del clima musicale del territorio, ma ci auguriamo dell’intero ambiente culturale».

D’altra parte i numeri confermano: 25 concerti marchiati Bandinsubria, più di 50 CD distribuiti, una decina le collaborazioni musicali avviate; e aggiunge Castelli: «Sono certo che… siamo solo all’inizio! Qualcuno nell’ambiente ci ha chiesto con sorpresa quale fosse il nostro segreto. Non esiste nessun segreto. La ragione della buona partenza di Bandinsubria si racchiude nel logo del marchio: la bandiera Ducale. A fronte dei mille generi che puntano a dividere il pubblico, noi riuniamo sotto il vessillo storico nazionale tutte le realtà musicali indipendenti del territorio: sia che vogliano produrre qualcosa di originale, oppure che intendano promuovere la nobile tradizione della canzone dialettale milanese o insubre. Il prossimo obiettivo sarà quello di comunicare ai nostri giovani che prima di tutto bisogna supportare e seguire chi si identifica e lavora per l’Insubria, così come succede in altre zone della penisola. Non dobbiamo più essere da meno: anche noi possiamo e dobbiamo continuare a produrre musica nuova e di qualità, senza assoggettarci ai modelli commerciali che ci vengono dall’estero».