La protesta contro l’ordinanza anti-inquinamento del sindaco di Saronno passa da Internet alle strade. I creatori della pagina di Facebook “Io dico no ai 30 km/h a Saronno”, che ha già raggiunto i 1.200 “mi piace”, lanciano una nuova proposta: stampare il logo della pagina e farlo diventare un adesivo da poter mettere sulle auto che transitano in città: «Proponiamo l’immagine del 30 sbarrato come immagine del profilo a chi aderisce alla protesta e di attaccarla sul lunotto posteriore della macchina – spiegano i fondatori Matteo Romanò e Michele Volonteri -. Rimaniamo apolitici e vogliamo ribadire che noi teniamo all’ambiente e alla qualità dell’aria, ma non condividiamo la metodologia scelta dall’amministrazione».

 

I fondatori della pagina rispondo anche al sindaco Luciano Porro che ha citato una città tedesca che aveva utilizzato un provvedimento simile: «Noi stiamo mettendo in discussione il metodo e non la finalità sacra di poter respirare aria pulita. L’esempio altisonante dal quale è stato preso spunto per l’ordinanza a noi sembra inadeguato perchè confrontiamo due realtà differenti: una città di quasi 80 km quadrati immersa nella campagna tedesca e una città come Saronno di 10 km quadrati, dove la campagna è ormai un ricordo lontano, e con la stessa popolazione circa e con una ovvia densità di popolazione differente. Insomma parliamo di un cavolo e di una banana. La questione dell’inquinamento da auto è solo uno spillo nel pagliaio di un comune, e un comune è solo uno spillo in un pagliaio provinciale o ancor meglio regionale. Nell’interesse comune sarebbe auspicabile un ragionamento allargato, abbassare il limite di velocità in autostrada non sarebbe meglio?»