Il tracciato della Bretella Est di Pedemontana si potrà spostare solo se tutti i sindaci del territorio sono d’accordo. Lo ribadisce la società Pedemontana dopo l’azione che stanno compiendo alcuni sindaci del Saronnese che stanno chiedendo lo spostamento di quella che in gergo tecnico viene definita “la variante alle SP 130 e 31” e che interessa le provincie di Milano/MB ad est e di Varese/Como ad ovest.

«Nel progetto preliminare – spiegano dalla società -, questa variante si sviluppava nella piana agricola che dalla “saronnese-bustese” sale fino a Bregnano, correndo equidistante dai nuclei abitati. Quasi alla fine del percorso di redazione del progetto definitivo, nell’inverno 2008-2009, furono le province ed i comuni, unanimemente, a chiederne lo spostamento nella collocazione e conformazione attuale, attestando che tale soluzione avrebbe meno compromesso il comparto agricolo ed avrebbe sfruttato tratte di strada esistenti riqualificandole e risparmiando territorio. Il “ripensamento” è iniziato mesi dopo l’approvazione del progetto definitivo,  a procedura conclusa e consolidata e ad espropri definiti. In ogni caso, se anche allora (2009-2010) vi fosse stata unanimità d’intenti degli enti locali interessati, avrebbe potuto essere avviata la procedura di revisione. Ma la condivisione unanime non vi è mai stata e ancora non risulta esserci».  

In questi giorni alcuni sindaci, Saronno in testa, stanno provando un ultimo tentativo, approvando delle delibere per chiedere lo spostamento della strada, realizzando un percorso con meno rotonde e soprattutto più lineare. «Posto che la gara di progettazione esecutiva e realizzazione anche di quest’opera sarà aggiudicata da qui a poche settimane, che la progettazione esecutiva comincerà subito e che l’inizio lavori è prevedibile per questo periodo dell’anno prossimo, i tempi sono a dir tanto oltremodo ristretti, ed è peraltro difficile credere che maturi in pochi giorni un’unanimità mancata per molti mesi – spiegano ancora dalla società Pedemontana -. Per anche solo verificare la plausibilità di una variante, comuni e province interessate dovrebbero condividere e presentare a Regione Lombardia una proposta di variante, che potrebbe a quel punto essere verificata rispetto ai limiti imposti dall’approvazione CIPE (impatto ambientale, funzionalità, costo)».  

Secondo Pedemontana la recente azione dei sindaci è utile «solo se conduce ad unanimità, altrimenti è comunque utile per aiutare ad individuare e risolvere eventuali criticità puntuali, come sta avvenendo in tutto il resto del percorso».
Sulle compensazioni ambientali spiegano poi che «Per legge, le opere di compensazione ambientale sono applicate solo all’infrastruttura principale e non alle opere connesse, che sono comunque oggetto di interventi di mitigazione ambientale. La nuova provinciale sarà realizzata contestualmente alla tratta “B1” di pedemontana (dalla A9 alla Milano-Meda in un periodo compreso tra l’inizio del 2012 e la fine del 2014, ma la certezza dei tempi previsti di esecuzione si avrà solo all’aggiudicazione della gara d’appalto, quando sarà noto il crono programma di esecuzione proposto dall’appaltatore».