«L’apertura dei pozzi per l’acqua è in ritardo a causa dell’Asl, stiamo aspettando i dati sulle rilevazioni della qualità». È la risposta del sindaco Luciano Porro al Comitato acqua che nei giorni scorsi ha scritto in municipio per chiedere chiarimenti sulla situazione, dopo il verificarsi, nel 2009, di presenza di trielina nell’acqua della città.

Il comitato acqua spiega che, dopo i fatti del 2009, «dopo innumerevoli scambi epistolari con le varie Autorità competenti, sia locali, Provinciali e Regionali, senza risposte adeguate e vani tentativi di arrivare ad una qualche soluzione, grazie al senso di responsabilità dell’allora Commissario Prefettizio Dott.sa Longhi, si arrivò alla realizzazione di due nuovi pozzi e ad un intervento, sul pozzo di Via Parini, atto a ridurre la presenza dei clorurati. Nel comunicato stampa della Saronno Servizi del 11/04/2010, in cui si annunciava l’ultimazione di lavori al pozzo di via Parini, si faceva menzione anche dei nuovi pozzi annunciando “….. che saranno pronti entro la fine del 2010”».

 

«Come possiamo vedere i tempi promessi sono stati abbondantemente superati – continua il comitato -; certamente ci saranno stati motivi “tecnici” che hanno causato questo ritardo e non vogliamo in questa sede fare polemiche o cercare “colpevoli” perché il nostro intento è quello di arrivare ad avere una buona qualità dell’acqua del nostro acquedotto nell’interesse generale. Tuttavia non riusciamo a capire perché, adesso che finalmente si è raggiunto un obiettivo, sia pure intermedio, per risolvere alcuni dei problemi della nostra acqua, l’ASL stia ritardando la concessione dei nulla osta tanto che paradossalmente questi tempi stanno doventando più lunghi che la realizzazione di un nuovo pozzo; pertanto auspichiamo e invitiamo l’ASL a dare nel breve periodo il nulla osta, consentendo all’Amministrazione Comunale di fornire alla propria cittadinanza ed in particolare ai piccoli cittadini di Saronno un’acqua di buona qualità».

Il sindaco Luciano Porro conferma che i lavori nei pozzi indicati dal comitato sono terminati. «Ma mancano i risultati delle analisi effettuate dall’Asl, senza questi non si può procedere con l’apertura. Comunque questi pozzi dovrebbero essere attivi per l’estate, in maniera da evitare una possibile crisi idrica come accaduto in passato».