“No alle fasce di reddito per le rette degli asili”
Nuove accuse da parte dei consiglieri comunali della Lega Nord dopo l’introduzione delle fasce ISEE per il pagamento della retta delle scuole dell'infanzia comunale
Ancora un affondo della Lega Nord contro «le politiche dell’immigrazione accollati alle famiglie dei lavoratori con figli». Lo afferma il consigliere leghista Raffaele Fagioli: «Chi gestisce il Comune ha aumentato le tasse in periodo di crisi alle famiglie con figli in cui entrambi i genitori lavorano. In pratica l’aumento riguarda tutti, dato che il pre e il post scuola è utilizzato proprio da quei genitori che lavorano entrambi. È una cosa senza senso logico aumentare del 30% i servizi a domanda individuale in periodo di crisi. Non si è andati a incidere sui redditi elevati, ma sui redditi delle famiglie che lavorano».
«Questa manovra è insignificante per il Comune in termini economici, dato che non va a incidere molto sui costi del servizio di pre e post scuola – prosegue il capogruppo leghista Angelo Veronesi -. Per il Comune cambia davvero poco, mentre per le famiglie con figli il rincaro è elevatissimo, soprattutto per i redditi medi. È un rincaro ideologico che va solo a punire proprio quelle famiglie che non pesano sulle spalle del sociale. Il centro sinistra aveva scritto nel suo programma amministrativo che avrebbe fatto una politica a favore delle famiglie. Alla prova dei fatti risulta che stanno invece penalizzando proprio le famiglie che dicevano di voler sostenere. Questa è una politica contro la famiglia, tipica di chi opterebbe per brefotrofi di sapore sovietico in modo di instillare l’ideologia comunista nelle giovani generazioni di saronnesi».
«A dicembre 2010 Raffaele Fagioli aveva già criticato tale decisione relativamente agli asili nido comunali. Il 17 maggio abbiamo critichiamo la decisione di introdurre le fasce ISEE per il pagamento della retta delle scuole dell’infanzia comunale – prosegue Fagioli -: si passa da una quota fissa mensile di 48 euro ad una matrice di cinque scaglioni ISEE con tariffe da 40 a 62 euro. Così facendo si vanno a penalizzare soltanto le famiglie con figli e con entrambi i genitori che lavorano. Il conto è presto fatto: 62 euro per 10 mesi corrispondono a 620 euro invece di 480. Una bella stangata da 140 euro, con un aumento percentuale della retta del 30%! Questo aumento si va ad aggiungere all’incremento dei costi di ristorazione scolastica, anch’essi aumentati ben oltre l’inflazione ISTAT. Sempre a riguardo dei servizi a domanda individuale siamo stupiti del fatto che gli stranieri che usufruiscono del servizio di supporto linguistico non debbano compartecipare alle spese. Le regole devono essere uguali per tutti. Invece in nome di un buonismo di facciata, in nome dell’accoglienza ad ogni costo, vengono accollati i costi dell’immigrazione proprio sulle spalle delle famiglie dei lavoratori con figli».
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