Rapinava altri ragazzi, minacciandoli e picchiandoli con la propria cintura. Ma non solo: lo scorso 11 giugno aveva anche aggredito un macchinista che si era rifiutato di farlo salire sul treno con la bicicletta. Dopo quasi due mesi di indagini da parte dei carabinieri di Saronno, coordinati dalla Procura delle Repubblica del Tribunale di Busto Arsizio, è stato arrestato un ragazzo 18enne, di origine peruviana.

Il giovane è responsabile di diverse rapine, compiute nei confronti di alcuni coetanei nel mese di giugno, proprio nel centro storico della città. In tutte e tre le circostanze, l’arrestato ha agito con le medesime modalità: fermava le giovani vittime per strada e, se queste si rifiutavano di consegnare quel che avevano in tasca, non esitava ad aggredirle prendendole a pugni oppure percuotendole con la cintura dei pantaloni fino anche a minacciarle con un coltello. Secondo lo stesso Giudice, Roberta Colangelo, che ha emesso l’ordinanza, «gli episodi non possono che inserirsi nell’ambito del fenomeno del bullismo posti in essere da una banda, composta soprattutto da ragazzi minorenni, dedita, con modalità intimidatorie, alla commissione di reati». Le tre rapine hanno fruttato un bottino di poche decine di euro e di tre telefoni cellulari, mentre le vittime hanno riportato una prognosi di 8 giorni ciascuna.

Il capo della banda sarebbe il 18enne di origine peruviana, residente a Garbagnate Milanese (MI), il quale nonostante la giovanissima età è già pregiudicato. Al ragazzo è stata anche contestata la violenta aggressione al macchinista del treno Saronno – Milano, avvenuta nella tarda serata dell’11 giugno scorso, scaturita dal rifiuto del personale addetto di far salire sul convoglio la bicicletta del ragazzo. L’aggressione portò poi alla soppressione del treno per indisponibilità fisica dell’operatore delle Trenord, che, colpito al volto, riportò alcune lesioni. 
Il ragazzo è stato trasferito nel carcere di Busto Arsizio, mentre le indagini proseguono per identificare i complici.