Rapine e aggressioni, arrestato un altro membro della baby-gang
Dopo l’arresto del capo della banda, in manette un 17enne: faceva parte del gruppo responsabile di diverse rapine in estate; aggredì anche un macchinista che non volle farlo viaggiare gratis. Si cercano i complici
Un nuovo arresto per la baby-gang che durante l’estate ha colpito più volte nel saronnese, responsabile anche dell’aggressione a un macchinista di Trenord e di alcune rapine. Le indagini dei carabinieri di Saronno sono durate mesi e sono ancora in corso: dopo l’arresto del capo della banda, nelle ultime ore sono scattate le manette per un altro componente del gruppo di giovani malviventi, un 17enne residente a Garbagnate Milanese, di origine sudamericana.
Il ragazzo è ritenuto responsabile di rapina, lesioni aggravate ed altro. L’indagine è stata avviata agli inizi del mese di giugno, a seguito di una serie di rapine ad opera di alcuni giovani sudamericani, consumate nel centro storico di Saronno ai danni di ragazzi loro coetanei. Secondo le indagini il 17enne, con l’altro ragazzo arrestato ad agosto, era presente l’11 giugno sul treno nel quale si è consumata l’aggressione al macchinista. Aggressione scaturita dal rifiuto dell’uomo di fare viaggiare gratis i due giovani e che ha portato poi alla soppressione della corsa per indisponibilità fisica dell’operatore delle Trenord. L’uomo, colpito al volto, riportò anch’egli alcune lesioni.
Inoltre, sarebbe sempre il 17enne di Garbagnate, con il connazionale maggiorenne, il responsabile di almeno una rapina consumata a bordo di un treno partito da Saronno e diretto a Milano. La vittima, un 28enne di Rovello Porro, dopo essere stata presa a pugni e schiaffi, fu rubato un telefono cellulare e gli furono procurate lesioni guaribili in otto giorni.
Il 17enne, che nonostante la giovanissima età risulta già pregiudicato per altri fatti compiuti in passato, è stato quindi trasferito nel carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano.
«Gli episodi delittuosi si inseriscono nell’ambito del cosiddetto fenomeno del bullismo – spiega il capotano dei Carabinieri di Saronno, Giuseppe Regina -. Ad agire è stata quindi una banda, composta soprattutto da ragazzi giovanissimi, dedita, con modalità tracotanti ed intimidatorie, alla commissione di reati. Le indagini proseguono per identificare i complici, gli altri componenti della banda».
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