Oltre 130 posti di lavoro a rischio. Dopo la Ims di Caronno Pertusella, le cui sorti non sono ancora state scritte definitivamente, i cui dipendenti sono in presidio permanente da quasi un mese, nelle ultime ore è emersa la drammatica situazione della Sanofi-Aventis di Origgio.
Questa azienda farmaceutica, dove da 25 anni si producono i conosciutissimi Maalox ed Enterogermina, fa parte di una multinazionale che ha deciso per un ridimensionamento dei vari stabilimenti e nel pomeriggio di giovedì è stato discusso con i sindacati, fino a ora tarda, il nuovo piano industriale. Piano che prevede lo spostamento della produzione del Maaloox in uno stabilimento in Abruzzo. Questa dismissione parziale dell’azienda di Origgio, dove rimarrebbe in produzione solo l’Enterogermina, riguarderà 130 dei 250 lavoratori. A loro l’azienda ha spiegato di voler proporre lo spostamento della manodopera in altri stabilimenti della multinazionale. Non un licenziamento ma una scelta molto difficile.
"Questa proposta non è accettabile – spiega il sindacalista della Cisl Maurizio Ferrari -. L’azienda non può ragionare solo in termini economici, hanno detto di voler investire economicamente a Origgio mantenendo la produzione dell’Enterogermina, ma non è sufficiente. L’azienda non si deve dimenticare anche della dimensione sociale e delle ripercussioni su un territorio che è già troppo colpito in questo periodo".
Ulteriori particolari sulla situazione emergeranno nella giornata di venerdì: fin dal mattino presto infatti i 250 dipendenti saranno fuori dalla sede dell’azienda, in via Europa, per un presidio di protesta, con sciopero di otto ore, per chiedere chiarimenti alla proprietà.