Ha picchiato il figlio di sette anni, con cintura e battipanni, fino a provocargli un brutto trauma cranico, impedendo persino ai famigliari di portare il piccolo in ospedale. In manette con l’accusa di maltrattamenti in famiglia è finito un 43enne di Saronno, residente in via Puccini, già conosciuto alle forze dell’ordine per moltissimi precedenti penali per vari reati. L’uomo è anche accusato di lesioni ed abuso di mezzi di correzione.
I fatti risalgono alla sera di martedì 15 novembre quando il 43enne ha iniziato a percuotere il figlio a causa del rendimento scolastico. I Carabinieri della Compagnia di Saronno sono quindi intervenuti dopo la richiesta di intervento giunta sul numero unico di emergenza “112”, dove era stata segnalata una violenta lite tra marito e moglie. La chiamata è stata fatta dal fratello della madre del bambino, che aveva inviato un sms nel quale riferiva che il marito aveva violentemente picchiato il figlio e impediva alla sorella di portarlo in ospedale.

Sul posto sono subito intervenuti gli uomini del Nucleo operativo che hanno quindi ricostruito l’accaduto. Il padre, per futili motivi legati al rendimento scolastico del figlio, aveva iniziato a picchiarlo, dapprima a mani nude, e successivamente con una cintura ed un battipanni in legno. La violenza sul bimbo è stata tale da causargli un trauma cranico e contusioni multiple al volto. Il piccolo, visitato dai sanitari dell’ospedale di Saronno, è stato ricoverato presso il reparto di pediatria dell’ospedale cittadino, in attesa di effettuare mirati ed ulteriori accertamenti diagnostici. 
Durante gli accertamenti è stato poi appurato che purtroppo non si trattava del il primo episodi di violenza. Il bimbo era stato picchiato già in altre occasioni e anche la mamma, da diversi anni, era spesso oggetto di maltrattamenti e violenze fisiche, non sempre denunciati per timore della reazione del marito. L’uomo è stato quindi arrestato e attualmente si trova nel carcere di Busto Arsizio.