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Anovo, c’è un possibile acquirente

Incontro al Ministero a Roma tra sindacati e proprietà. Il possibile compratore rimarrà sconosciuto fino alla dichiarazione di fallimento: “Potrebbe riguardare solo una parte dei 253 lavoratori”

C’è un barlume di speranza per i lavoratori della Anovo. Ma non per tutti. La novità è emersa durante l’incontro a Roma con il Ministero del Lavoro, dove erano presenti le rappresentanze sindacali e la proprietà dell’azienda. Questa ha già avviato la procedura per il fallimento, lanciando comunque l’allarme per i 253 lavoratori che rischiano quindi di perdere il posto di lavoro nel giro di pochi giorni.

La novità emersa durante l’incontro che si è svolto a Roma, ha fatto emergere la possibilità di un acquirente di un ramo dell’azienda tecnologica. Situazione che permetterebbe il salvataggio di una parte dei dipendenti, ma non di tutti. «Purtroppo non è stato reso noto il nome del possibile acquirente – spiega Valentino Ceriani della Cisl -. Ma il Ministero ci ha garantito di fare pressioni perché si possa risolvere la situazione in questa direzione. Per ora è il massimo che si può ottenere, comunque avremo un incontro nei prossimi giorni, tra fine settimana e inizio della prossima, per verificare le evoluzioni. L’eventuale trattativa, per questioni economiche, ci hanno già detto che potrà essere avviata solo dopo il fallimento di Anovo».

La situazione dell’azienda di via Banfi è comunque drammatica: oggi stanno lavorando solo una cinquantina di dipendenti, la mensa sarà chiusa a breve, il silo per i dipendenti è stato chiuso nei giorni scorsi, la proprietà fatica a pagare i fornitori.

«Capiamo che tra i dipendenti ci sia molta amarezza – conclude Ceriani -, man mano che passa il tempo si stanno perdendo i pezzi della società. Forse l’azienda non ha tutelato fino in fondo i lavoratori. Rimane comunque questa speranza, ma realisticamente è difficile da considerare per tutti i dipendenti». 

Secondo Giovanni Tonelli, della Cgil, presente all’incontro: «Il possibile acquirente deve tenere conto di tutti i posti di lavoro perché comunque Anovo in questi anni ha dimostrato di essere un’azienda efficiente sia dal punto di visto economico che produttivo. Era un’azienda ancora sana vittima di manovre a livello di gruppo. La discussione che ci sarà con il possibile futuro acquirente sarà soprattutto sul mantenere i lavoratori».  

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 23 Novembre 2011
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