Ricetta anti-inquinamento: negozi a porte chiuse e riscaldamenti a 20 gradi
Il documento studiato dall’amministrazione comunale prevede le due ordinanze, ma anche l’istituzione di domeniche ecologiche e trasporto pubblico gratis in caso di Pm10 elevato
Pronto il piano anti-inquinamento del comune di Saronno. La commissione comunale ha vagliato la proposta dell’assessore Giuseppe Campilongo che è quindi stata presentata martedì mattina in municipio.
Poche le novità rispetto al decalogo steso lo scorso anno dall’amministrazione comunale, ma molte conferme, come l’ordinanza che vieta alle abitazioni di superare i 20 gradi negli appartamenti (18 nelle aziende).
Unica novità per i negozi del centro: vietato tenere le porte aperte: «Sarà anche un invito commerciale alla gente per entrare nel negozio – spiega il sindaco Luciano Porro -, ma oggi è uno spreco di riscaldamento e di emissione di inquinanti».
Il piano anti-inquinamento del comune è composto anche di altri diversi punti. «È vero che siamo in una situazione difficile per il clima. Ma non è un alibi per non fare niente. Abbiano quindi preparato questo piano di azione. Questo e quello che si poteva fare – spiega l’assessore Campilongo -. È utile fare anche le piccole cose perché se più persone osservano certi accorgimenti ci sono più risultati».
Campilongo ha illustrato come i provvedimenti delle zone 30 e del nuovo regolamento Ztl «possano contribuire a ridurre gli inquinanti se correttamente applicati. Come anche il nuovo trasporto pubblico urbano, per cui stiamo cercando un nuovo gestore. In caso di inquinamento con livelli elevati abbiamo anche pensato di istituire per alcuni giorni il trasporto gratuito, per incentivare le persone e non prendere l’auto».
Nel piano prevista anche l’istituzione di domeniche a piedi «ma solo con lo scopo di sensibilizzare i cittadini sul problema. Sappiamo benissimo che una sola città che attua questo provvedimento non può fronteggiare il problema. In questi giorni ad esempio i livelli si sono abbassati grazie all’arrivo del freddo e del vento – conclude Campilongo -. Ma non si può sempre sperare nel clima. Le polveri sottili non sono sparite in questi giorni, si sono spostate o sono entrate nel terreno, inquinando ulteriormente. Ma lo scopo degli interventi studiati non è spostare le polveri grazie al vento, ma cercare di ridurle, solo così si affronta il problema».
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