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Come fare testamento: costi, requisiti ed errori da evitare

Andiamo quindi a scoprire come fare testamento, quali costi comporta e quali errori evitare

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Redigere un testamento è un atto di grande responsabilità, poiché consente di stabilire liberamente come sarà gestito il patrimonio dopo la morte. In caso di mancato testamento, la legge italiana stabilisce come spartire i beni tra i parenti più stretti (successione legittima), ma questo non sempre riflette i desideri del testatore. Andiamo quindi a scoprire come fare testamento, quali costi comporta e quali errori evitare.

Forme di testamento e opzioni di destinazione

Molte persone scelgono di preparare da sole un testamento olografo, scritto interamente a mano con data e firma. Altre, invece, preferiscono affidarsi a un notaio, come nel caso del testamento pubblico o segreto.

Il testamento olografo è il più semplice ed economico: è sufficiente un foglio di carta scritto di proprio pugno, nel quale si indicano con precisione le volontà, la data (giorno, mese e anno) e la firma finale a suggello.

Il testamento pubblico viene invece redatto da un notaio alla presenza di due testimoni e offre maggiori garanzie legali, inclusa la custodia del documento.

Infine, esiste la forma segreta, dove il testatore consegna il proprio scritto (anche battuto a macchina) in busta chiusa al notaio, che redige un verbale di deposito.

In tutti i casi è possibile destinare i beni a chi si desidera, incluse realtà solidali come Medici Senza Frontiere, rispettando comunque le quote di legittima per eventuali coniugi, figli o ascendenti. A tal proposito, per approfondire l’argomento, è possibile consultare il sito www.medicisenzafrontiere.it; qui è possibile trovare tutte le informazioni in merito ai testamenti solidali e su come vengono impiegati i fondi ricevuti dalla Onlus.

Quanto costa il testamento e perché conviene farlo

Il costo di un testamento varia a seconda della complessità delle disposizioni e dell’intervento professionale. Un testamento olografo non prevede spese immediate. Rivolgersi a un notaio, invece, può comportare un investimento che parte da circa 1.000 euro fino a diverse migliaia, specialmente se è necessaria una consulenza approfondita su questioni legali o fiscali.

Nonostante i costi, che in alcuni casi possono essere particolarmente elevati, i vantaggi apportati dalla stesura di un testamento sono numerosi; questi possono essere riassunti in quattro punti principali:

  1. Evitare contestazioni e liti tra eredi;
  2. Proteggere persone non tutelate dalla legge in mancanza di un testamento;
  3. Semplificare la divisione dei beni;
  4. Garantire passaggi generazionali (come in presenza di un’azienda di famiglia).

Infine, il testamento è indispensabile anche per chi non ha eredi diretti e vorrebbe lasciare beni a un ente benefico o a un’associazione umanitaria; naturalmente, questa opzione è possibile anche in caso di eredi diretti, in quanto non si andrebbe a ledere in alcun modo la loro parte di eredità (quota di legittima).

Cosa evitare in un testamento

Quando si scrive un testamento bisogna prestare particolare attenzione a errori di forma o di contenuto che potrebbero renderlo nullo o annullabile. In ogni caso, è bene ricordare che il testamento è uno strumento flessibile e revocabile: è possibile modificarlo o sostituirlo in qualsiasi momento, mantenendo il pieno controllo del proprio patrimonio.

Ad esempio, un testamento congiuntivo o reciproco non sarebbe valido. Infatti, la legge italiana vieta di unire nello stesso atto le volontà di due persone (ad esempio, marito e moglie). Inoltre, bisogna prestare attenzione agli elementi obbligatori da inserire, come la firma o la data. Se l’olografo non è scritto interamente a mano, firmato e datato, è nullo. Nel testamento pubblico, invece, la firma del notaio e la sottoscrizione del testatore sono essenziali.

Dobbiamo anche precisare che non si può far dipendere l’eredità da decisioni future di terzi, né subordinare la nomina di un erede al fatto che quest’ultimo disponga altrettanto nel proprio testamento: anche in questo caso, l’atto giuridico sarebbe considerato nullo.

Infine, chi scrive il testamento deve essere in pieno possesso delle proprie facoltà mentali. Per evitare eventuali problematiche future, è consigliabile chiedere un certificato medico che attesti la piena capacità mentale al momento della stesura.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 23 Aprile 2025
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