Avvistato un lupo nel Parco delle Groane tra Solaro e Cesate: “Segnale positivo per la biodiversità”
A raccontare l'emozionante incontro , testimoniato da un video, Paolo Parenti, volontario del servizio di protezione antincendio del parco, il quale ha sottolineato come l’animale apparisse intimorito dalla presenza umana, rifuggendo ogni contatto

Un lupo è stato recentemente visto nel Parco delle Groane, tra i comuni di Solaro e Cesate. L’avvistamento, fatto da addetti al servizio antincendio del Parco, è stato al centro di un servizio del Tgr Lombardia, rilanciato poi dal Tg1.
A raccontare l’emozionante incontro, testimoniato da un video, Paolo Parenti, volontario del servizio di protezione antincendio del parco, il quale ha sottolineato come l’animale apparisse intimorito dalla presenza umana, rifuggendo ogni contatto. Questo comportamento è in linea con le affermazioni di esperti faunistici, secondo cui il lupo – se non minacciato – non rappresenta un pericolo per l’uomo e tende anzi a fuggire al minimo segnale di disturbo. «Sono gli animali ad avere paura dell’uomo, e il lupo è talmente schivo che se avverte la presenza dell’uomo si allontana», ha spiegato il volontario, intervistato dalla giornalista Paola Colombo.

Il servizio televisivo ha mostrato anche immagini molto belle relative a un esemplare già noto nel Parco Pineta di Tradate, un dato che suggerisce l’esistenza di condizioni ambientali favorevoli e di un ecosistema in equilibrio in un territorio ampio tra le province di Varese e Milano, e ha ricordato anche l’episodio di qualche settimana fa, quando un lupo è stato ripescato nel Naviglio Grande a Gaggiano, a sud di Milano.
La presenza del lupo, considerato un indicatore ecologico di primaria importanza, rappresenta un segnale incoraggiante per la biodiversità dei territori lombardi. Come predatore apicale, il lupo svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio naturale: regola le popolazioni di ungulati, favorisce la rigenerazione della vegetazione e contribuisce alla salute generale dell’ecosistema. «Per fortuna si sono allargate le nostre zone verdi e gli animali hanno maggiore possibilità di spostarsi – ha detto Parenti – e trovano gli ambienti adatti perchè in questi anni c’è stata una migliore gestione forestale».
L’avvistamento nel parco delle Groane può dunque essere interpretato come una tappa significativa nel percorso di conservazione della fauna selvatica in Lombardia. La sua diffusione in aree periurbane, seppur con le dovute attenzioni, potrebbe stimolare una maggiore consapevolezza ambientale e incoraggiare ulteriori politiche mirate alla protezione degli habitat naturali.
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