50 anni dalla dedicazione della chiesa di Prospiano, festa a Gorla Minore
Con una sentita partecipazione alla celebrazione liturgica presieduta da monsignor Di Mauro, la comunità di Gorla Minore ha festeggiato i 50 anni dalla dedicazione della chiesa di Prospiano ai SS. Nazaro e Celso. Per l’occasione è proseguita la raccolta firme per iscrivere il santuario della Madonna dell’Albero fra i Luoghi del Cuore del FAI

Domenica 23 marzo al mattino, intorno alla chiesa di Prospiano, non era facile trovare un posto auto. Una chiesa gremita di fedeli, da tutta Gorla Minore, era pronta a riunirsi per festeggiare i cinquant’anni dalla dedicazione della chiesa ai SS Nazaro e Celso.
110 anni dalla costruzione e 50 da questo evento che sono stati celebrati grazie alla celebrazione liturgica presieduta da monsignor Vincenzo Di Mauro.
Le sue parole ricche di emozione hanno circondato la comunità, che grazie al suo intervento ha riannodato i fili di un cammino di fede percorso insieme in tutti questi anni.

Intorno, le vetrate colorate della chiesa della frazione gorlese attiravano lo sguardo di chiunque alzasse lo sguardo verso l’alto, notandone la particolarità, la grandezza dell’organo e la vastità delle navate.
La messa solenne per la dedicazione della chiesa è diventata l’occasione per Gorla Minore di fermarsi a festeggiare, ricordando la propria storia e le proprie origini.

Nell’omelia, monsignor Di Mauro ha coinvolto i parrocchiani, confidando del rapporto speciale che lo lega a don Pierluigi, don Luca e don Ambrogio, e rivolgendosi ad un bambino seduto nelle prime file con riflessioni e domande, chiamandolo così – seppur giovanissimo – ad essere degno rappresentante di tutti i fedeli intervenuti.
La presenza delle Istituzioni cittadine intanto mostrava la rilevanza dell’appuntamento e la corale era pronta a sorprendere con una esibizione curata di canti e suggestioni.

«Vivere il senso di comunità, di parrocchia, allontanare la cattiveria e cercare di costruire e non distruggere»: questi i consigli dati da monsignor Di Mauro ai gorlesi riunitisi in preghiera in questo importante evento.

E il senso di unità è stato palpabile al termine della celebrazione eucaristica, quando un gruppo di appassionati volontari ha chiesto ai propri compaesani di fermarsi a firmare per inserire l’altro luogo di culto della frazione gorlese, il Santuario della Madonna dell’Albero, fra i Luoghi del Cuore del FAI.

Il numero minimo di firme sembra essere stato raggiunto, ma ciascun traguardo superato rende sempre più vicino il sogno di un aiuto concreto per la chiesetta incastonata nel bosco del Rugareto.
La chiesa della Madonna dell’Albero fra i beni del FAI? Prospiano e Gorla Minore ci credono
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