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Il futuro della provincia di Varese in un documento: obiettivi, valori e strategie di sviluppo nei prossimi 15 anni

È in fase di definizione la proposta di Piano Territoriale di coordinamento Provinciale che rinnova un documento risalente al 2007. Le linee di sviluppo armonico per il benessere di cittadini e Varesotto

Dare al territorio varesino una visione e un progetto di crescita costruito sulle peculiarità conosciute, le prospettive di sviluppo e le aspirazioni di chi vuole investire nel futuro.

« Era uno degli impegni che mi ero preso in campagna elettorale – spiega il Presidente della Provincia Marco Magrini mentre presenta le linee guida  del nuovo Piano territoriale di coordinamento provinciale – Il precedente risaliva al 2007 ed era tempo di aggiornarlo. Ho dato mandato agli uffici, che stanno lavorando con grande intensità, per poter avere il documento pronto tra un anno circa, superati tutti gli step burocratici previsti. Il consigliere delegato Stefano Bellaria ha assunto l’incarico politico di completare il documento con grande senso di responsabilità e impegno».

Ma in cosa consiste il Piano territoriale di coordinamento provinciale?

In termini semplici, si tratta della pianificazione dello sviluppo del Varesotto, mettendo al centro alcuni temi particolarmente importanti: la sostenibilità, l’innovazione e la partecipazione.

Il documento si basa su una visione strategica denominata “Territorio al centro”, che sottolinea l’importanza di un approccio che valorizzi le peculiarità del territorio come insieme di relazioni (fisiche, sociali, culturali, economiche e ambientali) e che ne promuova la localizzazione strategica, tra Milano, Svizzera e Piemonte.

Il testo, una volta approvato, sarà la cornice entro cui i singoli comuni si muoveranno nell’approvazione del proprio PGT. Ma servirà anche a individuare potenzialità su cui investire soldi pubblici di Villa Recalcati.

piano territoriale coordinamento provinciale

Questo è il motivo per cui, una volta deliberata la proposta di Piano, questa verrà discussa con tutti gli stakeholder holders pubblici e privati in modo da arrivare a una pianificazione condivisa e rispettata da tutti.

Tra i temi sensibili c’è sicuramente lo sviluppo dei Malpensa e di tutta l’area circostante intesi come motore di sviluppo. Il coinvolgimento del Sindaco di Somma Lombardo Bellaria consente di avere una visione d’insieme di aspettative e criticità del territorio indicato come perno fondamentale del futuro.

Si parla poi di mobilità sostenibile con una serie di progetti, già realizzati, cantierati, individuati o ipotizzati soltanto, che andranno a costruire una rete ciclopedonale tra le più grandi d’Europa con 456 chilometri totali. 

La provincia, così diversa da Nord a Sud, è stata suddivisa in 5 ATO, ciascuno dovrà ragionare, al proprio interno, in modo di territorio omogeneo. Tutte le proposte confluiranno in un piano organico da sottoporre poi in Regione, l’ente che fornisce indicazioni e direttive, anche sulla base di aspettative del sistema Stato paese.

Nel documento sono indicati i sei pilastri che integrano obiettivi, contenuti e temi valorizzandone le sinergie con uno sguardo allo sviluppo generale del territorio. Cinque sono di indicazione regionale mentre il sesto è specifico:

1. Coesione, inclusione e connessioni

2. Attrattività

3. Resilienza e governo integrato delle risorse

4. Riduzione del consumo di suolo e rigenerazione

5. Cultura, paesaggio e identità

6. Ascolto e partecipazione

Mentre sono 9 i progetti strategici prioritari: 

1. Sviluppo e sicurezza del sistema infrastrutturale provinciale

2. Malpensa come motore di sviluppo territoriale

3. Sviluppo del sistema ciclopedonale provinciale

4. Potenziamento del sistema della formazione

5. Valorizzazione del patrimonio culturale della Provincia di Varese “Varese cultura 2030”

6. Attuazione della rete verde provinciale

7. Provincia di Varese – terra dei laghi

8. Rigenerazione e sostenibilità energetica

9. Nuovo ospedale di Busto Arsizio e di Gallarate

piano territoriale coordinamento provinciale

Particolare attenzione è riservata alla salvaguardia del territorio e alla rigenerazione di aree urbane dismesse ( in provincia di Varese se ne contano oltre 600): `« Partire dalle aziende abbandonate e metterle a disposizione per un recupero urbanistico o per la sostenibilità energetica, – spiega Magrini – avere indicazioni precise di costi e valori di investimenti di questo tipo, potrebbe diventare allettante per recuperare investitori»

Una volta adottato con delibera dalla Provincia, i Comuni e altri stakeholder Holder avranno 45 giorni di tempo per esprimere pareri o proposte. Il documento così integrato dovrebbe arrivare in consiglio provinciale a settembre e poi andare in Regione per la finale approvazione così da diventare operativo nel febbraio 2026.

Chiaramente, il documento conterrà delle linee guida di massima e flessibili, capaci di assorbire novità e cambiamenti che si presenteranno in futuro, un documento che ha il compito di dettare lo sviluppo dei prossimi 15 anni alla luce della situazione attuale, dei progetti già in campo, degli obiettivi individuati, ma anche di novità che arriveranno.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 14 Marzo 2025
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