Rispetto alle abitazioni private, i condomini devono rispettare specifiche regole non solo interne all’edificio, ma anche richieste dalla legge.

Tra le varie indicazioni da conoscere, alcune riguardano le cassette postali, che andiamo ad approfondire meglio in questo articolo.

Normativa in vigore per le cassette postali nei condomini

In merito alle cassette postali condominiali, la normativa attualmente in vigore in Italia, a cui quindi è necessario fare riferimento, è il Decreto Ministeriale del 09 Aprile 2001, che regola la gestione ufficiale della corrispondenza, garantendo efficienza, sicurezza e accessibilità.

In particolare, questo Decreto stabilisce le regole sull’installazione e la collocazione delle cassette postali con l’obiettivo di creare uno standard utile a renderle facilmente accessibili per il servizio di consegna. Nel dettaglio, l’installazione è a carico dei proprietari e le cassette devono essere accessibili al portalettere, avere struttura e dimensioni dell’apertura utili alla facile introduzione della posta, riportare in modo ben visibile il nome dell’intestatario o dell’utilizzatore ed essere raggruppate in un unico punto di accesso.

Esiste poi anche la normativa europea UNI EN 13724 (introdotta nel 2002, pubblicata nel 2003 e aggiornata nel 2013), che stabilisce gli standard per le cassette postali e rappresenta il riferimento unico in Europa.

I punti chiave di questa riguardano le misure idonee della cassetta (229 mm x 324 mm) e della fessura per l’introduzione della posta (325 mm x 30 mm). Non solo: per le cassette verticali la profondità minima è di 100 mm, mentre l’altezza del vano protetto con dispositivo antiprelievo deve essere di almeno 40 mm.

La targhetta portanome deve invece misurare almeno 60 x 15 mm. Devono inoltre essere sempre dotate di dispositivi antiprelievo per impedire l’accesso non autorizzato alla corrispondenza, garantire resistenza e protezione contro la corrosione e l’infiltrazione d’acqua e non avere spioncini o aperture, così da assicurare la massima privacy.

Cassette postali condominiali interne o esterne

Per garantire la massima accessibilità agli addetti al recapito della corrispondenza (come richiede la legge), le caselle postali condominiali dovrebbero essere installate all’esterno, in prossimità dell’ingresso o lungo il perimetro condominiale.

Non sempre, però, questa indicazione viene rispettata, con edifici che scelgono di raggruppare le caselle postali sì in un’unica struttura, ma posizionata in uno spazio interno invece che outdoor, generalmente nell’androne o in aree comuni.

Questa pratica, pur risultando ammissibile solo in caso di portineria sempre presidiata, è ormai divenuta comune, tanto da essere presente nella maggior parte dei condomini. Il motivo è semplice: avere caselle postali indoor garantisce una maggiore sicurezza contro furti e vandalismi, minore esposizione agli agenti atmosferici e un design dell’edificio più equilibrato.

Questo, però, non significa che, a livello normativo, si è in regola. Anzi, l’addetto al recapito è legittimato, qualora il proprio lavoro risultasse troppo complesso o non perfettamente eseguibile, a richiedere lo spostamento delle cassette postali in luogo esterno più accessibile e il condominio è tenuto a provvedere, pena provvedimenti e sanzioni da parte degli organi incaricati dei controlli. In alternativa, è possibile lasciarle all’interno, ma garantendo l’accesso autonomo al personale postale.