Al Teatro Giuditta Pasta di Saronno la danza e la musica più bella si fondono in “Rifare Bach”
Martedì 4 marzo alle 20.45 la Compagnia Zappalà Danza porta a Saronno lo spettacolo "Rifare Bach (la naturale bellezza del creato) che ha debuttato al festival MilanOltre in ottobre
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Il marzo del Teatro Giuditta Pasta di Saronno si apre martedì 4 alle 20.45 con la Compagnia Zappalà Danza e lo spettacolo “Rifare Bach (la naturale bellezza del creato) che ha debuttato al festival MilanOltre in ottobre.
Con questa creazione Roberto Zappalà cura in profondità l’estetica e il linguaggio del corpo, e lo fa dedicando un’intera serata a Johann Sebastian Bach, che con la sua musica cristallina e preziosa incarna per il coreografo l’ideale di un’arte pura e “onesta”. Al centro della creazione un universo coreografico che mette il corpo quale elemento fondante e transito ineludibile. La naturale bellezza del corpo dei danzatori e della musica di Bach ha nella creazione un corollario di suoni della natura e del mondo animale, come delle mini-ouverture che introducono le note bachiane. Immagini bucoliche si susseguono, una natura quasi da alba dell’umanità dove i suoni dell’oggi, della sua violenza e tragedia sono ancora assenti. Il titolo vuole anche essere un richiamo alle tante rivisitazioni musicali che nel tempo sono state fatte delle opere del compositore tedesco. E alcune di queste sono parte della ricerca del coreografo nella composizione musicale dell’opera.
Questo lavoro sulle celebri partiture del sommo compositore tedesco è una celebrazione della ormai trentennale passione che lega il coreografo, costruttore di danze istintive e sensuali, con la musica di Johann Sebastian Bach scelta per molte produzioni in passato, qui rimaneggiate e ri-coreografate con aggiunta di nuovi brani. Ne scaturisce un organico collage astratto, un omaggio al compositore condotto con maestria da undici brillanti danzatori della sua compagnia.
Il linguaggio coreografico di Zappalà, tellurico e viscerale, potrebbe sembrare lontano anni luce dal nitore compositivo e strutturale di Bach; eppure, in questo pezzo la naturale bellezza della danza si fonde perfettamente con la solennità e le note cristalline del compositore a cui il coreografo ha voluto aggiungere suoni della natura e del mondo animale.
«Nei 70 minuti dello spettaciolo si restituisce allo spettatore” una natura da alba dell’umanità – spiega Zappalà – dove i suoni dell’oggi, della sua violenza e tragedia, sono ancora assenti. Un mondo dove sia ancora possibile ascoltare la natura, i suoi silenzi, e intendere quella che Pier Paolo Pasolini descriveva come “la straziante e meravigliosa bellezza del creato”».
Biglietti e prenotazioni sul sito del Teatro Giuditta Pasta
L’evento è organizzato in collaborazione con Il Maggiore Danza e Fondazione Egri per la Danza.
“Rifare Bach ( la naturale bellezza del creato)” è un progetto di Roberto Zappalà e Nello Calabrò. In scena i danzatori Corinne Cilia, Aya Degani, Filippo Domini, Anna Forzutti, Gaia Occhipinti, Delphina Parenti, Silvia Rossi, Joel Walsham, Valeria Zampardi ed Erik Zarcone.
Luci e scene di Roberto Zappalà; costumi di Veronica Cornacchini e Roberto Zappalà; realizzazione di scene e costumi Theama for Dance; assistente alle coreografie Fernando Roldan Ferrer; direttore tecnico Sammy Torrisi; assistente di produzione Federica Cincotti; management Vittorio Stasi; ufficio stampa nazionale Veronica Pitea; direzione generale Maria Inguscio.
Una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro Nazionale di Produzione della Danza in coproduzione con Belgrade Dance Festival (Belgrado), Fondazione Teatro Comunale di Modena e MilanOltre Festival (Milano) | coproduzione e residenza Centre Chorégraphique National de Rillieux-la-Pape | in collaborazione con M1 Contact Contemporary Dance Festival (Singapore), Hong Kong International Choreography Festival (Hong Kong), Teatro Massimo Bellini (Catania) con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo dello Sport e dello Spettacolo.
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