Da Regione Lombardia quasi 1 milione di euro in più per il contrasto della violenza di genere
Stanziati 972.000 euro per poter procedere allo scorrimento della graduatoria e finanziare tutti i restanti 7 progetti sperimentali per la presa in carico integrata delle donne vittime di violenza presentati dalle Asst
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Via libera a ulteriori risorse pari a 972.000 euro per poter procedere allo scorrimento della graduatoria e finanziare tutti i restanti 7 progetti sperimentali per la presa in carico integrata delle donne vittime di violenza presentati dalle Asst. Gli interventi innovativi sul territorio, considerati i 12 già attivati, saranno in tutto 19 grazie a un contributo complessivo dell’iniziativa pari a 2.472.000 euro.
Con questo nuovo finanziamento approvato oggi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, sarà ora possibile procedere al sostegno anche delle progettualità presentate dalle seguenti ASST: Sacco, Ovest Milano, Nord Milano, Crema, Valle Olona, Lariana e Val Camonica.
«Abbiamo voluto sostenere la valorizzazione di tutte le progettualità territoriali – ha dichiarato l’assessore Lucchini – che promuovono servizi multidisciplinari e integrati con i soggetti che concorrono per specifiche competenze nelle reti territoriali interistituzionali antiviolenza. Coinvolgendo le nostre ASST e le IRCCS che sono capofila dei progetti e attraverso la consueta collaborazione con i Centri antiviolenza potenzieremo la nostra rete».
«Il nostro intento – ha proseguito l’assessore -, è quello di attivare servizi sanitari, servizi territoriali e servizi della tutela giudiziaria e del ripristino della legalità in modo da creare un ‘legame di rete e di reti’ che contrasti la dispersione delle donne vittime di violenza tra l’uscita-dimissione dalle strutture ospedaliere e dai servizi di Pronto Soccorso delle ASST e i servizi ‘specialistici’ territoriali della rete antiviolenza e il segmento dei servizi della tutela giudiziaria. Grazie a queste sperimentazioni innovative potremmo introdurre buone pratiche valide per l’intero territorio lombardo».
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