Il gioco d’azzardo nel Varesotto comune per comune: in un anno giocati 2 miliardi di euro, più di 2mila a testa
Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2023 sono stati giocati complessivamente 1,92 miliardi di euro tra sale fisiche e piattaforme digitali. La mappa del gioco nei comuni
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Il fenomeno del gioco d’azzardo in provincia di Varese continua a mostrare numeri significativi. Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nel 2023 sono stati giocati complessivamente 1,92 miliardi di euro tra sale fisiche e piattaforme digitali. Di questa somma, i giocatori hanno recuperato 1,6 miliardi di euro in vincite, registrando una perdita complessiva del 17% rispetto al denaro “investito”. Parliamo di 318 milioni di euro andati in fumo a livello complessivo che significano però situazioni ben più drammatiche se si entra nel dettaglio.
La provincia di Varese, infatti, ha una media di denaro giocato in azzardo di 2.188 euro a persona (neonati compresi). Una media che in quanto tale fornisce una rappresentazione parziale: dentro c’è chi non ha giocato neanche un euro e chi magari ne ha giocati diverse migliaia. Così come ci sarà chi è riuscito almeno a recuperarne una parte in vincite così come ci sarà chi ha registrato solo e soltanto perdite.
Allo stesso modo è giusto considerare che all’interno di questa panoramica ci sono diverse tipologie e sfumature di giocatori d’azzardo: ci sono coloro che hanno giocato saltuariamente o comunque con responsabilità, così come coloro che per il gioco d’azzardo hanno sviluppato una vera e propria patologia. Ne abbiamo raccontate molto di storie con Varesenews di persone che hanno rovinato la propria vita e quelle delle persone che le stanno incontro.
La panoramica regionale, provinciale e comunale che ricostruiamo in questo articolo costituisce comunque una base quantitatva sulla quale è opportuno fare diverse riflessioni.
Varese e il confronto con le altre province lombarde
Per comprendere meglio l’incidenza del gioco d’azzardo in provincia di Varese, è utile confrontare i dati con quelli delle altre province lombarde. Nel 2023, il totale giocato nel territorio varesino è stato di 1,92 miliardi di euro, posizionandolo tra le province con i volumi più elevati. Tuttavia, un dato ancora più significativo è il giocato pro capite, che permette di rapportare il fenomeno alla popolazione residente. In provincia di Varese, ogni cittadino ha giocato in media 2.188 euro nel corso dell’anno, un valore superiore alla media regionale e tra i più alti della Lombardia.
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Questo indicatore evidenzia come il gioco d’azzardo sia particolarmente diffuso nel territorio varesino rispetto ad altre province lombarde. Per confronto, a Milano il giocato pro capite è stato di circa 1.539 euro, a Bergamo 1.620 euro, mentre a Brescia e Como si registrano valori simili a quelli di Varese, rispettivamente 1.981 euro e 1.999 euro. Questo dato solleva interrogativi sull’accessibilità e sulla diffusione delle opportunità di gioco nella provincia, oltre che sui potenziali rischi legati al fenomeno.
Il gioco comune per comune in provincia di Varese
L’analisi del gioco d’azzardo nei comuni della provincia di Varese evidenzia una forte disomogeneità nella spesa media pro capite. Il comune con la spesa più alta è Arsago Seprio, dove ogni abitante ha speso mediamente 7.308 euro nel 2023. Segue Mesenzana, con una spesa media di 6.843 euro pro capite. Al contrario, il comune con la spesa più bassa è Castello Cabiaglio, con un valore medio di soli 113 euro per abitante, un dato significativamente inferiore alla media provinciale. Dati che sono molto influenzati dalla presenza di sale slot e agenzie evidentemente.
Il gioco fisico e il gioco online: due realtà a confronto
Analizzando la suddivisione tra gioco fisico e telematico emergono differenze sostanziali. Le giocate effettuate in tabaccherie, sale slot e agenzie di scommesse ammontano a 1,05 miliardi di euro, con una percentuale di perdite più elevata pari al 25,6%. Questo significa che, su 100 euro giocati in contesti fisici, mediamente se ne perdono oltre 25. Ovviamente c’è anche chi ne perde il 100% e chi ne vince più di quelli che ha giocato.
Diverso il discorso per il gioco telematico, che include piattaforme digitali e app di scommesse autorizzate: il denaro investito in questa modalità è stato di 872,6 milioni di euro, con una percentuale media di perdite più contenuta pari al 5,5%. Questo dato potrebbe riflettere una maggiore incidenza di giochi con un più alto ritorno per il giocatore, o una diversa tipologia di utenza rispetto alle sale fisiche.
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