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Dai poli logistici alle strutture commerciali, la Saronnese cambia volto. Rescaldina nella morsa del traffico?

La Saronnese, già ora percorsa da milioni di veicoli, rischia di ritrovarsi "congestionata" dalle modifiche urbanistiche che si profilano all'orizzonte. Rescaldina ha chiesto l'intervento della Città metropolitana

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Rescaldina nella morsa del traffico? La Saronnese, che già ora rientra tra le arterie stradali per cui vengono stimati transiti superiori ai 3 milioni di veicoli con relativo piano di contenimento del rumore, rischia infatti di ritrovarsi “congestionata” a valle delle modifiche urbanistiche che si profilano all’orizzonte, e per questo Piazza della Chiesa ha chiesto l’intervento della Città metropolitana.

Già lo scorso anno, infatti, Rescaldina aveva dato il via libera al piano attuativo per l’ampliamento del centro commerciale di via Togliatti, progetto che, peraltro, non ha dovuto essere sottoposto alla valutazione di impatto ambientale secondo quanto ha deciso Regione Lombardia – ma prevede una serie di interventi sulla viabilità – e nemmeno ha dovuto essere oggetto di un accordo di programma dal momento che nella sua configurazione ultima si parla di una superficie di vendita di 9.900 metri quadri contro i 14.500 inizialmente previsti. Da Legnano, invece, nel 2023 era arrivato il semaforo verde per l’intervento di riqualificazione dell’area ex Cantoni di via Jucker, destinata, sfruttando anche la vicinanza allo svincolo dell’A8, a trasformarsi in un hub logistico e industriale con una superficie affittabile complessiva di oltre 22mila metri quadri in un’area da circa 50mila.

Lungo i 4 chilometri della provinciale tra Castellanza e Uboldo, però, ci sono almeno altri tre interventi prossimi ad essere messi in cantiere. A partire dal progetto di riqualificazione dell’azienda Zucchi Bassetti per cui sono previsti abbattimento e ricostruzione di 40mila metri quadri di capannoni con un incremento importante delle aree di carico e scarico, che per l’amministrazione di Rescaldina – perplessa di fronte al recente decreto di non assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale della Città metropolitana di Milano – richiederebbe un’analisi puntuale dei possibili risvolti per ridurre impatti su traffico e ambiente.

Poi la riqualificazione ambientale in una finestra temporale di dieci anni della ex discarica al Polo Baraggia, per il cui permesso di costruire a fine 2024 è stata avviata la conferenza dei servizi: altro progetto – al netto delle perplessità sugli impatti ambientali dei materiali conferiti che da tempo “dividono” Cerro Maggiore e Rescaldina – che non prevede una valutazione di impatto ambientale nonostante la relazione tecnica stimi passaggi fino a 5 o 6 automezzi l’ora, con picchi fino a 70 mezzi al giorno, che in uscita percorreranno verosimilmente in larga misura proprio la Saronnese. Chiude il quadro la media struttura di vendita in previsione ad Uboldo, che potrebbe “richiamare” anche cittadini dai Comuni del Legnanese andando ad impattare sul traffico lungo la provinciale.

Quanto basta per la giunta Ielo per chiedere l’intervento del vicesindaco metropolitano Francesco Vassallo, delegato alla Pianificazione territoriale, e del consigliere metropolitano Paolo Festa, delegato all’Ambiente. Anche se è ancora troppo presto per dire con quali esiti.

Foto da Google Maps

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Febbraio 2025
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