La grande danza in scena al Giuditta Pasta di Saronno con “Sista” e “White Pages” del Balletto Teatro di Torino
Martedì 18 febbraio doppio spettacolo di danza contemporanea firmato da due coreografi tra i più interessanti del panorama italiano e prodotto dal Balletto Teatro di Torino
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Martedì 18 febbraio la grande danza torna protagonista a Saronno con un appuntamento organizzato dal Teatro Giuditta Pasta in collaborazione con Maggiore_Danza della Fondazione Egri, sotto la direzione di Raphael Bianco. Alle 20,45 sul palco del teatro saronnese due produzioni firmate dal Balletto Teatro di Torino (BTT), con le coreografie di Simona Bertozzi e Manfredi Perego, che promettono di emozionare il pubblico attraverso un linguaggio corporeo innovativo e coinvolgente.
“Sista” di Simona Bertozzi: un dialogo tra presenza e prossimità
La prima opera in scena sarà Sista, una produzione del Balletto Teatro di Torino con la coreografia di Simona Bertozzi. Interpretata da Viola Scaglione e Marta Ciappina (quest’ultima vincitrice del Premio Ubu 2023 come miglior attrice/performer e del Premio Danza&Danza 2022 come miglior interprete), la performance esplora il rapporto tra due presenze sceniche che si cercano, si allontanano e si ritrovano.
Originariamente presentata in una forma sperimentale al Festival MilanOltre, l’opera è un continuo gioco tra immaginari e azioni solitarie, tra attese e varchi che si aprono nel fluire della danza. La musica accompagna il viaggio con una colonna sonora che spazia da The Slits a Francesco Giomi e Jason Sharp, mentre il light design di Simona Gallo e i costumi di Born to be Reborn Lab arricchiscono la dimensione visiva dello spettacolo.
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“White Pages” di Manfredi Perego: il tempo come dimensione creativa
A seguire, sarà la volta di White Pages, una coreografia firmata Manfredi Perego, che riflette un’indagine approfondita sul dinamismo fisico ed emotivo. Dopo il debutto nazionale al Festival MilanOltre, l’opera approda nuovamente sul palco per esplorare la creazione come un processo ciclico, fatto di tempo, urgenza e trasformazione.
Interpretato da Nadja Guesewell, Noa Van Tichel, Luca Tomasoni e Luis Agorreta, lo spettacolo si sviluppa su musiche originali di Paolo Codognola e un raffinato disegno luci di Roberta Faiolo. I costumi, curati da Majatai, completano il quadro di una performance che si interroga sulla follia generatrice e sul bisogno di dare ordine al caos creativo.
Questo doppio spettacolo rappresenta un’opportunità unica per gli appassionati di danza contemporanea. Il Balletto Teatro di Torino, con la sua ricerca costante tra innovazione e tradizione, porta in scena due opere capaci di esplorare il corpo come strumento narrativo e poetico.
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