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A Saronno parità sul bilancio di previsione, che non passa

L'Amministrazione Airoldi non trova i voti per l'approvazione del documento previsionale: ancora un volta parità assoluta tra favorevoli e contrari, con l'astensione della presidente del Consiglio comunale Marta Gilli

Generico 10 Feb 2025

Quattro ore di discussione, l’appassionata difesa di sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza sulle scelte per la città e un’arringa finale di Pierluigi Gilli non sono bastate far cambiare idea a chi nel Consiglio comunale di Saronno con il suo voto poteva essere determinante per l’approvazione del bilancio di previsione, che infatti non è passato. 

Parità assoluta tra i voti favorevoli e i contrari: 12 a 12, con l’astensione della presidente del Consiglio comunale Marta Gilli.

Il bilancio potrebbe essere riportato in approvazione entro il 28 febbraio, ma se non cambieranno le condizioni, numeriche e politiche, del Consiglio comunale, difficilmente si potrà avere un esito differente.

La serata – iniziata con un’ora di ritardo per problemi tecnici – è stata caratterizzata dal mancato funzionamento della diretta su Civicam (a cui ha sopperito la diretta di Radiorizzonti), e dalla scarsa qualità dei collegamenti da remoto, che in diversi momenti hanno reso difficoltoso l’ascolto degli interventi dei consiglieri collegati da casa. Tra i problemi tecnici che ancora affliggono il nuovo sistema della Sala Vanelli anche la mancata attivazione del voto collegato alle singole postazioni dei consiglieri.

Come deciso dalla conferenza dei capigruppo, tutti i punti relativi al bilancio, sono stati accorpati in un’unica discussione con tempi contingentati per gli interventi dei consiglieri. Ad aprire la seduta l’intervento del sindaco Augusto Airoldi, che ha sintetizzato le linee programmatiche del bilancio di previsione per il triennio 2025-2027 e riassunto i punti principali degli interventi di approfondimento fatti dagli assessori nella seduta del 4 febbraio. Diversi anche gli interventi degli assessori, tutti presenti, che hanno di volta in volta risposto alle critiche o alle richieste di chiarimento dei consiglieri.

«C’è un dato di sintesi di questo bilancio che è un dato numerico – ha detto Airoldi – Questo bilancio chiude a poco meno di 85 milioni di euro e potrebbe essere sufficiente come dato significativo. Non capita frequentemente, anzi non è mai capitato, alla città di Saronno di avere un’amministrazione che presenta un bilancio che chiude a 85 milioni di euro, ma questo non è l’aspetto più importante di questo bilancio, a partire dal fatto che questo bilancio ancora una volta pone particolare attenzione alle fasce deboli dei cittadini e lo fa da tanti punti di vista».

Per il Partito Democratico un bilancio che descrive la Saronno del futuro: «Questo bilancio confrontato con i bilanci passati ci racconta una cosa molto semplice: sono state consolidate le entrate e razionalizzate le spese e questo è ciò che fa un buon amministratore -ha detto Lucy Sasso –  E se un’amministrazione decide di ascoltare le necessità dei propri cittadini e di destinare più fondi ai servizi sociali non lo fa per questioni elettorali ma perché si occupa anche degli ultimi, perché vuole creare una società più inclusiva. Un buon politico poi si occupa anche del futuro, di coltivare il futuro, e questa amministrazione l’ha fatto».

«Un bilancio basato su precise scelte politiche che sono state fatte in questi quattro anni – è il giudizio positivo di Roberta Castiglioni di Saronno Civica – Anni in cui si è investito sulla rigenerazione urbana per riqualificare spazi della nostra città, sui servizi sociali per sostenere le famiglie e i soggetti più fragili, sui servizi educativi e sportivi per rafforzare la crescita dei giovani, sugli eventi culturali, sull’ambiente e la mobilità dolce e sull’infrastrutturazione per rendere più sicure e attrezzata la nostra città».

«Il 2025 conclude un ciclo amministrativo in cui si sono fatte tantissime e sono stati gestiti denari che il nostro Comune non si sarebbe mai sognato di poter spendere – ha sottolineato Francesca Rufini di Tua Saronno – L’approvazione di questo bilancio consente a questa amministrazione che ha duramente lavorato per quattro anni di concludere i progetti avviati. Per me e per chi come me ragiona senza tattiche di partito credo che un voto non favorevole che non sia sorretto da motivi di contenuto non possa che nascondere interessi altri rispetto al bene della città».

«C’è ancora un anno prima della consultazione elettorale che sarà nel 2026 – ha detto Pierluigi Gilli di Con Saronno Lista Civica di Centro – Vale la pena che si sciolga il Consiglio comunale per incapacità di svolgere le sue funzioni e cioè di approvare il bilancio preventivo? Io ritengo proprio di no e allora il senso di responsabilità è quello che dovrebbe farci capire che non possiamo permetterci di far finire la nostra città governata da dirigenti che non sono eletti da nessuno e dal commissario prefettizio? E’ quello che vogliamo? Siamo così immaturi da meritarci questa cosa a Saronno? Io non credo, ed è per questo che sogno che questa sera il bilancio venga approvato, anche perché è l’ultimo bilancio così ricco, poi si torna alla normalità».

Esortazione che non ha smosso di un centimetro i consiglieri di opposizione.

Bilancio e amministrazione da bocciare per Obiettivo Saronno: «Abbiamo letto il documento unico di programmazione per il triennio 25-27 con l’aspettativa di trovare finalmente dopo quattro anni di amministrazione Airoldi progetti concreti per il cambiamento e lo sviluppo che la nostra città e i nostri cittadini meritano da troppo tempo e sono rimasta delusa. – ha detto Cristiana Dho – Airoldi con la sua giunta e la sua sempre più risicata maggioranza in questi quattro anni di mandato non è riuscito a costruire una Saronno attrattiva, sostenibile, amica, dinamica e sconfinata come ha dichiarato nel programma elettorale e con le proposte che si trovano nel bilancio di previsione  non crediamo che questo potrà avvenire negli ultimi teorici 15 mesi della sua amministrazione».

Giudizio negativo anche da parte della Lega. Per Claudio Sala «Airoldi disegna una città in netta ripresa ma quello che vivono i cittadini non è questo. Saronno non è una città sicura, sull’ex Isotta Fraschini c’è un silenzio assordante, l’Amministrazione si è dimostrata incapace di gestire la città». «Il Dup non presenta una strategia concreta per rilanciare l’economia della città – ha aggiunto Raffaele Fagioli – Nonostante si parli di una Saronno dinamica e attrattiva mancano azioni precise per incentivare nuove attività o attrarre investimenti. Le misure proposte sono vaghe e non offrono strumenti operativi per la crescita»

Voto contrario anche da parte di Fratelli d’Italia, Forza Italia e dall’indipendente Giuseppe Calderazzo.

L’astensione della presidente del Consiglio comunale Marta Gilli, il possibile 13esimo voto, ha chiuso la partita.

(immagine di repertorio)

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Pubblicato il 16 Febbraio 2025
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