Truffatori in divisa, l’allerta dei Carabinieri di Saronno: “Attenti, le forze di polizia non chiedono mai soldi”
Crescono le segnalazioni di truffe e tentate truffe da parte di malviventi che si spacciano per Carabinieri o agenti della Polizia di Stato. Sul sito dell'Arma tutti i consigli per non cascarci

Si moltiplicano anche nel Saronnese gli episodi di truffe o tentate truffe da parte di malviventi che si spacciano per Carabinieri o agenti della Polizia di Stato. A dirlo sono gli stessi Carabinieri di Saronno, che raccomandano a tutti i cittadini di fare la massima attenzione e di non cascarci.
«Negli ultimi tempi stiamo ricevendo denunce di truffe o tentativi da parte di vittime che vengono contattate telefonicamente da numeri riconducibili a caserme dei Carabinieri o della polizia di Stato – spiega il comandante dei Carabinieri di Saronno, Fortunato Suriano – Ovviamente ciò è possibile grazie ad alcune app. Ricordiamo che in ogni caso le forze di polizia non chiedono mai di effettuare movimentazioni di denaro».
Il fenomeno è diffuso ovunque, in città come nei paesi più piccoli e le vittime dei truffatori sono quasi sempre anziani e persone fragili. Ed è un reato così frequente che sul sito dell’Arma dei Carabinieri è stato dedicato uno spazio per spiegare in modo dettagliato cosa sono e come vengono condotte le varie tipologie di truffe. Si va dalla truffa del finto nipote a quella del falso amico, a quella, appunto dei falsi appartenenti alle forze dell’ordine. Ci sono poi la truffa dello specchietto, quella dei falsi fornitori di servizi idrici, elettrico o telefonici, la truffa del blocco del conto corrente e quelle delle vendite online fasulle.
La fantasia dei truffatori sembra senza limiti e l’unico modo per difendersi è non fidarsi: non aprire mai la porta a sconosciuti, nemmeno se si presentano in divisa; non dare mai i propri dati personali o bancari, non accettare mai di effettuare movimenti sul proprio conto corrente in base a fantasiose richieste telefoniche di persone che, come capitato, chiamano simulando il numero telefonico della banca.
Insomma, occorre essere davvero prudenti e sospettosi ma anche pratici: al minimo dubbio, al minimo sospetto si deve fare una verifica, chiamando Carabinieri, Polizia o Polizia locale. Non solo si potrà essere rassicurati sulla veridicità o meno delle richieste avanzate dal presunto truffatore, ma si metteranno anche in allarme le forze di polizia che potranno così intervenire e comunque raccogliere elementi utili per individuare i truffatori.
QUI il link al sito dei Carabinieri sulle truffe
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