È morto il tifoso della Pro Patria caduto nello stadio del Novara
Lutto per la morte di Raffaele Carlomagno, nove giorni dopo il terribile incidente all'interno dello stadio del Novara
Il tifoso della Pro Patria rimasto gravemente ferito dopo una caduta all’interno dello stadio del Novara non ce l’ha fatta. Raffaele Carlomagno, 42 anni di Lonate Pozzolo, grande tifoso della squadra di Busto Arsizio è deceduto nella giornata di oggi, lunedì, dopo nove giorni in cui ha lottato per la propria sopravvivenza.
L’incidente era avvenuto lo scorso 25 gennaio al termine della sfida tra i biancoblù e il Novara allo stadio Silvio Piola quando, per salutare la squadra, il tifoso si era sporto troppo dal parapetto ed era caduto nel fossato che separa le gradinate dal campo. Le sue condizioni erano apparse immediatamente molto gravi.
Dalle curve di moltissimi stadi d’Italia erano arrivate parole di incoraggiamento per lui, superando anche storiche rivalità tra tifoserie ma questo afflato non è bastato a spingere la vita a vincere su ciò che ormai sembrava ormai ineluttabile.
Ora che la morte cerebrale è stata dichiarata sarà possibile procedere all’espianto degli organi come da sua precisa volontà. Grazie a questo ultimo gesto d’amore altre persone potranno avere una nuova speranza.
Anche la società ha voluto partecipare al lutto dedicando un pensiero:
Aurora Pro Patria 1919 in tutte le sue componenti è vicina e porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Raffaele e a tutti i tifosi biancoblu. Non avremmo mai voluto scrivere questo messaggio di cordoglio: buon viaggio Raffa, ultrà biancoblu per sempre.
Il Pro Patria club ha comunicato la notizia sul proprio sito con un articolo firmato da Flavio Vergani a nome dell’intero direttivo:
Le notizie raccolte venerdì avevano già fatto intendere che la speranza fosse a zero. Il bollettino medico impietoso, ma tutti non volevano accettare quel messaggio rimbalzato in whatsup. Speranza che è del tutto scomparsa come la notizia giunta da Novara che ha comunicato la morte di Raffele.
Ha combattuto da ultrà la sua ultima partita ha difeso l’onore della sua bandiera, ma alla fine è volato in cielo. Non si può morire per una partita di calcio, ma il destino non conosce il buonsenso e ha sentenziato nel modo più orribile.
Ciao Raffaele, sei stato e sempre sarai uno di noi, con la nostra stessa passione, col sangue biancoblu e il cuore a righe orizzontali bianche e blu. Hai dato tutto per questa maglia, persino la vita, di più non potevi fare , forse dovevi fare meno.
Ora fai il tifo da lassù per i tuoi biancoblu. Il Pro Patria Club è vicino ai famigliari con le più sentite condoglianze.
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