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Ceriano Laghetto, quello che c’è da sapere sul progetto dell’impianto di compostaggio

Dopo la richiesta del consiglio comunale straordinario da parte dell'opposizione, abbiamo chiesto all'assessore all'Ambiente Thomas Nisi di chiarire i termini (e le perplessità) sul progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio di comunità

Generico 20 Jan 2025

Nei giorni scorsi la Giunta di Ceriano Laghetto ha dato parere favorevole allo studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di compostaggio da realizzare sull’area del cimitero dismesso di fianco alla piattaforma ecologica.

La notizia, pubblicata all’Albo pretorio, ha provocato la reazione dell’opposizione, rappresentata in Consiglio comunale dalla Lega, che ha chiesto la convocazione di un Consiglio comunale straordinario per discutere la questione.

«Un impianto di smaltimento rifiuti dove sorgeva il vecchio cimitero? – scrive in un post il gruppo di minoranza – Ci sembra una decisione grave, di certo rilevante, che non sia da prendere nel chiuso della Sala Giunta, ma presentata, condivisa e discussa in Consiglio comunale. Tante sono le domande che è opportuno porsi: l’impianto di compostaggio creerà problemi di odori ai residenti delle vie limitrofe di Ceriano e Solaro?  Aumenterà il transito dei mezzi pesanti? E’ opportuno “oltraggiare” il terreno di via I° Maggio dove per decenni hanno riposato i nostri avi?
Per questo il gruppo consigliare della Lega ha chiesto un Consiglio Comunale straordinario che il Sindaco, ai sensi dell’art. 39, c.2 del Dlgs 267/2000, dovrà convocare entro e non oltre 20 giorni».

Abbiamo chiesto all’assessore all’Ambiente Thomas Nisi di spiegarci il progetto e di chiarire i dubbi sulle questioni sollevate dall’opposizione.

«Il progetto per la realizzazione di un impianto di compostaggio di comunità è una scelta che mira a promuovere la sostenibilità ambientale, ridurre i costi di smaltimento e valorizzare le risorse locali – spiega l’assessore Nisi – Grazie all’impianto di compostaggio sarà possibile ridurre in modo significativo la quantità di rifiuti organici trasportati verso impianti esterni, diminuendo le emissioni di CO₂ legate al trasporto. Il progetto contribuirà alla sostenibilità economica del Comune, permettendo di contenere i costi di smaltimento e generare risparmi per i cittadini. Inoltre l’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia di economia circolare, valorizzando le risorse locali e premiando le buone pratiche di raccolta differenziata già attuate dai cittadini di Ceriano Laghetto».

L’impianto avrà una capacità di circa 200 tonnellate annue (circa la metà dei rifiuti organici prodotti in un anno a Ceriano Laghetto). Il compost prodotto, come previsto dalla normativa, verrà utilizzato per le aree verdi comunali, riducendo i costi di approvvigionamento per la manutenzione del verde pubblico. Il compost potrà inoltre essere utilizzato dai cittadini e nelle aree agricole del paese.

Impatto sul traffico e sull’ambiente

Uno dei timori sollevati riguarda il possibile impatto in termini di cattivi odori e traffico di camion nella zona. «Non ci saranno aumenti del traffico pesante nella zona – risponde l’assessore – poiché la raccolta porta a porta dei rifiuti organici continuerà come di consueto, senza variazioni per i cittadini. I rifiuti organici, invece di essere interamente conferiti in piattaforma ecologica, verranno parzialmente destinati al nuovo impianto. Ricordiamo che l’impianto tratterà solo ed esclusivamente rifiuti organici compostabili conferiti dai cittadini di Ceriano Laghetto».

«Per quanto riguarda i possibili odori, il sistema di compostaggio utilizzerà tecnologie avanzate di biofiltraggio, garantendo un processo controllato e privo di emissioni odorose, come già dimostrato in altri Comuni con soluzioni simili. L’impianto è progettato per integrarsi armoniosamente nell’area, senza arrecare disagi alla comunità».

La scelta dell’area

Un’altra obiezione riguarda la scelta dell’area dell’ex cimitero. Perché è stata individuata quest’area? «L’area individuata, che si trova di fianco alla piattaforma di raccolta dei rifiuti, ha perso la sua precedente destinazione da oltre trent’anni e non presenta vincoli che ne impediscano l’utilizzo – risponde Nisi – La decisione è stata presa dopo accurate valutazioni tecniche e normative, con l’obiettivo di valorizzare al meglio spazi già esistenti senza occupare nuove aree del territorio. Ricordiamo che da molti anni sul vecchio cimitero dismesso dal lontano 1992 sono state completate tutte le procedure di esumazione».

Finanziamenti e costi del progetto

L’impianto,  secondo lo studio di fattibilità costerà circa 300mila euro. Come verrebbe finanziato? «Innanzitutto ribadiamo che allo stato attuale abbiamo analizzato la fattibilità del progetto. Il Comune ha partecipato al bando regionale Ri.Circo.Lo di Regione Lombardia, che offre contributi per progetti di economia circolare. In caso di assegnazione del finanziamento, circa 250.000 euro dei 300.000 euro totali necessari saranno coperti da fondi regionali, riducendo significativamente l’impatto sulle casse comunali. Se il contributo non fosse concesso, il progetto non potrà essere realizzato con sole risorse comunali e si valuterà la ricerca di altre fonti di finanziamento».

«L’Amministrazione confida che, una volta comprese le opportunità e i vantaggi del progetto, anche i cittadini più scettici potranno riconoscere l’importanza di questa iniziativa per il futuro sostenibile del Comune – conclude l’assessore – Il nuovo impianto di compostaggio rappresenta un passo importante verso una gestione dei rifiuti più sostenibile e responsabile. Con l’impegno dell’Amministrazione e la collaborazione dei cittadini, il Comune può diventare un esempio virtuoso di economia circolare e tutela ambientale».

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mariangela.gerletti@varesenews.it
Giorno dopo giorno ho il privilegio di raccontare insieme ai miei colleghi un territorio che offre bellezza, ingegno e umanità. Insieme a te lo faremo sempre meglio.
Pubblicato il 23 Gennaio 2025
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