“La città è senza guida”, Azione Saronno auspica elezioni anticipate
Al centro dell'analisi critica del segretario cittadino Francesco Ricca i grandi temi urbanistici, dal PII ex-Isotta, al PGT e PGTU: "Inaccettabile che su temi fondamentali come viabilità e urbanistica manchino strumenti di programmazione adeguati"
Azione Saronno torna a chiedere che la città si dia un altro governo ricorrendo alle elezioni anticipate. “Saronno senza guida: non perdiamo un altro anno dietro parole poche credibili”, sostiene Francesco Ricca, da un anno segretario cittadino di Azione,
«Negli ultimi giorni abbiamo assistito a nuove dichiarazioni e notizie di cronaca che riportano al centro del dibattito temi cruciali per Azione Saronno. – scrive il segretario in un comunicato stampa diffuso ieri – Purtroppo, si tratta in larga parte di incidenti, annunci e promesse, che confermano una mancanza di visione strategica da parte del governo cittadino. Le recenti affermazioni del sindaco sulla volontà di adottare il PII ex-Isotta entro l’estate e di approvare PGT e PGTU entro la fine del mandato, in particolare, suonano come l’ennesimo tentativo di buttare la palla in tribuna dopo anni di annunci. Il PGTU, adottato un anno fa ma mai approvato, contiene a nostro parere lacune evidenti, già denunciate e ora il sindaco dice che necessitano nuove risorse per portarlo a termine. Il PGT viaggia al ritmo di passeggiate lente e linee guida molto vaghe; la traballante situazione politica rischia di ridurlo a merce di scambio nel gioco dei ricatti politici che hanno contraddistinto questa maggioranza fin dalla sua nascita».
«Intanto, la città prosegue nella sua trasformazione con importanti progetti urbanistici (ex Isotta, ex Enel, ex LUS) che avanzano senza un vero confronto pubblico e decine di palazzi che spuntano qua e là, nell’ambiguità di un PGT in costante fase di revisione. E nel frattempo si susseguono incidenti – molti coinvolgono biciclette – che dimostrano tutta l’urgenza di un ripensamento della viabilità, e interventi viabilistici isolati e sconnessi, il tutto a fronte di un PGTU ad oggi ancora del tutto inefficace. Solo per fare degli esempi su proposte da noi fatte e non ascoltate e che oggi palesano gli errori fatti: nel comparto FN non si è fatto nulla per mettere in sicurezza il sottopasso di via 1° maggio, nonostante i frequenti incidenti (l’ultimo risale al 14 gennaio) che evidenziano la sua criticità in termini di sicurezza stradale soprattutto per i ciclisti. Sempre nel comparto di via Diaz si è ignorata la nostra proposta di ampliare il parco D’Acquisto, sebbene fosse un’ottima occasione di tradurre in realtà le linee guida del nuovo PGT sulla depavimentazione».
«La viabilità di via Monti, già da noi segnalata come critica per la presenza di una scuola e l’assenza di marciapiedi, viene affrontata solo ora, dopo l’ennesimo incidente (abbattimento di un balcone). E la mancanza di una strategia per la sicurezza nei dintorni delle scuole rimane per noi una delle principali mancanze del PGTU – prosegue la nota di Azine Saronno – Il progetto della ciclabile su via Varese risulta mal concepito, sia per fruibilità che per sicurezza. Il tracciato corre a fianco di una strada di scorrimento e presenta numerose intersezioni, oltre che parcheggi paralleli alla carreggiata, che determineranno problemi di sicurezza e fluidità della circolazione. Riteniamo che i contributi per la viabilità ciclabile lungo la Varesina potessero essere utilizzati diversamente, in sinergia con le trasformazioni urbanistiche in atto nella zona (ex-Isotta in primis). Il PII ex-Isotta, infine, contraddice esplicitamente il PGTU e non risolve la cesura della ferrovia (altro tema non affrontato con Ferrovienord nell’ambito dei 50 milioni investiti da Regione su Saronno), ma questo non può essere fatto oggetto di discussione, data la situazione di attuale impotenza del piano viabilistico. I due piani (PGT e PGTU), nella migliore delle ipotesi, saranno varati quando tante modifiche saranno ormai già state definite, rivelandosi sostanzialmente inutili nel disegnare la Saronno di domani. Questa mancanza di strategia e l’evidente mancanza di coordinamento tra il piano urbanistico e quello viabilistico, che avanzano in modo indipendente l’uno dall’altro, rappresentano le carenze principali dell’azione trasformativa di questa giunta. Le tante risorse disponibili avrebbero potuto essere usate meglio e anche il contributo regionale di 95.000 € per il controllo del traffico appare un risultato insufficiente se confrontato ai finanziamenti ottenuti da altre città».
«Dopo quattro anni e mezzo – conclude Ricca – è inaccettabile che su temi fondamentali come viabilità e urbanistica manchino strumenti di programmazione adeguati. Come già detto, pensiamo che sia giunto il tempo di ridare la parola ai cittadini e far tornare a crescere Saronno, insieme».
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