Saronno in festa: 600 figuranti in costume per celebrare Sant’Antonio Abate e la storia della città
Ottima riuscita per la rievocazione storica legata alla festa di Sant'Antonio Abate che ieri pomeriggio ha attraversato il centro storico della città tra due ali di folla
Un tuffo nella storia ieri pomeriggio per le vie del centro di Saronno, con il corteo storico dedicato a Sant’Antonio Abate, protagonista di una delle manifestazioni più attese dell’anno. Oltre 600 figuranti in costumi d’epoca hanno dato vita ad una sfilata suddivisa in quadri storici che ha ripercorso secoli di storia e tradizione tra gli applausi del pubblico accalcato sui marciapiedi per ammirare lo spettacolo.
Prima della sfilata c’è stata la protesta dell’associazione 100% Animalisti che, come avviene da diversi anni, contesta l’utilizzo di animali durante la sfilata storica. Una protesta statica e pacifica, con slogan e l’accensione di alcuni fumogeni rosa.
Ad aprire il corteo, che si è formato in via D’Annunzio e ha percorso poi via San Giuseppe, via Verdi, via San Cristoforo, via Portici, corso Italia per tornare di nuovo in via San Giuseppe , sono stati gli sbandieratori e i musici, che hanno scandito il passo del primo gruppo, dedicato al periodo dal 1300 al 1500. Tra i vessilli delle antiche famiglie nobili saronnesi, hanno sfilato figure storiche come gli anacoreti e Cecilia Gallerani, la “Dama con l’ermellino”, contessa legata alla storia di Saronno.
Il secondo quadro ha portato i presenti nel Cinquecento e Seicento, con la figura di San Carlo Borromeo e i lanzichenecchi. L’atmosfera è diventata intensa con la rievocazione della peste, con tanto di carretto con “cadaveri” e morte con la falce.
Il Settecento e l’Ottocento hanno visto protagonisti i personaggi del casato Zerbi, seguiti dai soldati austriaci del gruppo e dagli sbandieratori di Legnano, che hanno offerto una spettacolare esibizione.
La parte finale del corteo, dedicata all’Ottocento, ha raccontato tante scene di vita quotidiana con i carretti degli ambulanti e quelli pieni di masserizie del “san Martino” (come definivano i nostri nonni il trasloco), con le scolarette e la musica del Corpo musicale “Città di Saronno” che ha sfilato in costume. A chiudere il corteo il Gruppo Cornamuse Miradolesi “I Pedar”.
Tutto si è svolto con la massima regolarità, grazie all’efficiente macchina organizzativa del gruppo Sant’Antoni da Saron, con il supporto di Polizia locale e Protezione civile.
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