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Il picco dell’influenza atteso dopo metà gennaio: ricoveri in aumento nel reparto di medicina di Varese

Il professor Francesco Dentali, Direttore del Dipartimento di Medicina della Sette Laghi, conferma l'aumento delle richieste di assistenza per sindromi influenzali, bronchiti e polmoniti. E fa un appello: "Vaccinatevi"

Cuasso al Monte - Reportage dal reparto Covid - foto di Maurizio Borserini

Il picco influenzale sta arrivando. I contagi sono in netto aumento dai primi giorni di gennaio e dopo metà gennaio si dovrebbe arrivare al picco. (immagine di repertorio)

Quattro diverse tipologie di pazienti per l’influenza

Nel reparto di medicina dell’ospedale di Varese l’incremento dei casi è ormai evidente: « Ci sono quattro diverse tipologie di pazienti – spiega il professor Francesco Dentali direttore del Dipartimento di Medicina dell’Asst Sette Laghi – chi viene ricoverato per influenza perchè paziente fragile, chi vede le sintomatologia respiratoria evolvere in un’acutizzazione bronchiale o in una polmonite virale, chi dall’influenza sviluppa poi una superinfezione di tipo batterico con polmonite e poi ci sono degenti, ricoverati per altre patologie, che sono anche positivi al tampone dell’influenza e vanno gestiti con l’isolamento. Tutte le medicine e le pneumologie della Sette Laghi si sono riorganizzate per accogliere i pazienti con sindrome influenzale. A Varese abbiamo oltre una decina di ricoverati per influenza e l’impatto sul lavoro quotidiano è evidente».

La mancanza di rete sociale frena le dimissioni dei pazienti fragili

Con l’arrivo della tipica malattia stagionale, dunque, si ripresentano gli stessi problemi di sempre: « Il potenziamento del territorio è in atto, con percorsi mirati per pazienti ad alta intensità gestionale clinica – assicura il professor Dentali – ma non dobbiamo pensare che i risultati siano immediati. È un percorso che porterà benefici alla lunga. Da solo, poi, non basterà: in tutti i reparti di medicina sappiamo bene che c’è un problema non gestibile da noi e si chiama rete sociale. Abbiamo pazienti che non dimettiamo perché non possono rientrare al proprio domicilio per le condizioni di fragilità. Come ospedale si lavora molto con i servizi sociali dei comuni: sono situazioni che hanno bisogno di una gestione ampia, complessa e territoriale».

francesco dentali e alberto passi

( il professor Francesco Dentali)

La diffidenza verso i vaccini è inaccettabile

Tra le soluzioni offerte per contenere l’epidemia c’è quella della prevenzione: « La nostra Asst, con un’iniziativa propria, investe sulla campagna vaccinale – spiega ancora il medico internista – Tutti i nostri ricoverati, prima di essere dimessi, vengono informati sui vantaggi delle principali vaccinazioni: influenza, covid, herpes, pneumococco. Purtroppo, la campagna vaccinale contro l’influenza ha un tasso di adesione che supera di poco il 50%: un dato inaccettabile, soprattutto tra le fasce di popolazione più a rischio e fragili. L’offerta di vaccini è ampia, diffusa sul territorio, aperta a tutti: è davvero incomprensibile la diffidenza culturale che si è sviluppata verso questi sistemi di prevenzione molto efficaci. Nel mio reparto puntiamo sul rapporto di fiducia che si instaura tra sanitari e paziente una volta guarito: ciononostante riceviamo dei no alla nostra proposta vaccinale».

Dal pronto soccorso solo ricoveri appropriati ma mancano posti letto

Il professor Dentali e la sua equipe ( come le altre medicine della Sette Lagi) stanno affrontando la crescente richiesta di assistenza: « Lavoriamo molto bene con i pronto soccorso. In quello di Varese c’è un rapporto stretto con la nuova direttrice dottoressa Cortellaro. I ricoveri sono decisi con grande appropriatezza ma il loro numero è in netta crescita. Un medico del mio reparto è fisso in pronto soccorso per “l’home boarding”, perché venga seguito dal reparto subito in attesa del posto letto. Tutti stanno lavorando con grande impegno: non dimentichiamo, però, che in Italia abbiamo il numero di posti letto per abitanti inferiore a livello europeo».

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it
Sono una redattrice anziana, protagonista della grande crescita di questa testata. La nostra forza sono i lettori a cui chiediamo un patto di alleanza per continuare a crescere insieme.
Pubblicato il 10 Gennaio 2025
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