Al via il restauro del campanile di Uboldo: le campane scendono a terra
Le campane saranno trasferite al laboratorio specializzato di Pozzuolo Martesana per un restauro completo, che prevede anche l'installazione di un nuovo castello con sistema ammortizzante per ridurre le vibrazioni trasmesse al campanile
Passanti e curiosi con il naso insù questa mattina a Uboldo, dove sono iniziate le operazioni di “discesa” delle campane dal campanile della chiesa parrocchiale dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.
L’operazione, eseguita dalla ditta Aei Perego sotto la direzione lavori dell’architetta Francesca Maria Pozzoli, rappresenta un primo passo verso un importante intervento di risanamento e valorizzazione.
Le campane saranno trasferite al laboratorio specializzato di Pozzuolo Martesana per un restauro completo, che prevede anche l’installazione di un nuovo castello con sistema ammortizzante per ridurre le vibrazioni trasmesse al campanile durante il loro movimento. Nel frattempo, la cella campanaria sarà interessata da un intervento di restauro strutturale in vista del rimontaggio del rinnovato impianto, previsto per giugno.
Il progetto di restauro, dal titolo “Il Campanile di Uboldo: un faro da conservare per la Comunità”, è stato redatto dallo Studio Carlo Mariani, architetto di Seregno. L’intervento, che ha ottenuto l’approvazione della Curia e della Soprintendenza, è stato sostenuto da Fondazione Cariplo con un contributo di 80.000 euro. Il nome del progetto richiama simbolicamente il ruolo del campanile come faro identitario della comunità, e si ispira al libro della professoressa Anna Maria Zaffaroni “Nel buio dei secoli uboldesi”, che mette in luce il valore storico e culturale del territorio.
Dopo il completamento di questa prima fase, i lavori proseguiranno con il restauro degli apparati decorativi esterni del campanile, previsto in un secondo lotto. Tuttavia, questi interventi potranno essere avviati solo dopo il termine del monitoraggio strutturale di due anni, iniziato lo scorso ottobre. Il sistema di mire installato sulla torre permette di controllare con precisione lo stato di inclinazione della struttura, da tempo pendente verso la chiesa.
Il progetto ha suscitato un forte senso di partecipazione nella comunità locale. Tra i sostenitori spiccano la Pro loco di Uboldo, il Circolo Acli “Don Luigi Meda”, l’Istituto comprensivo Manzoni e l’associazione culturale Cantastorie di Saronno. Inoltre, la professoressa Zaffaroni ha donato il ricavato delle vendite del suo libro “Fede, Arte, Storia. I tesori della chiesa parrocchiale uboldese” presentato lo scorso 20 ottobre, ai lavori di restauro dell’impianto campanario.
Parallelamente, è stata avviata una raccolta fondi: le donazioni possono essere effettuate presso la segreteria parrocchiale o tramite bonifico bancario all’IBAN IT40O0306909606100000127020 con causale “Il Campanile di Uboldo – Cognome e Nome del donatore”. I benefattori potranno usufruire delle agevolazioni fiscali previste, seguendo la procedura indicata dalla parrocchia.
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