La Tela di Rescaldina premiata da Confcooperative per la “stanza del che bello”
La cooperativa sociale La Tela, che gestisce l'osteria sociale di Rescaldina, ha ricevuto il secondo premio al concorso "Sostenibilità cooperativa" promosso da Confcooperative
Secondo premio per la cooperativa sociale La Tela, che gestisce l’osteria sociale sulla Saronnese a Rescaldina, al concorso “Sostenibilità cooperativa” promosso da Confcooperative per «valorizzare il contributo delle imprese cooperative al raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (SDGs)». La Tela, premiata a Roma nella sede nazionale di Confcooperative, ha partecipato al concorso con un video-racconto del progetto “La stanza del che bello”.
Lì dove una volta sfornava pizze il Re Nove, il locale sulla Saronnese confiscato alla ‘ndrangheta sulle cui ceneri è nata l’osteria sociale del buon essere La Tela, c’era infatti ancora un ufficetto anonimo, una stanza non aperta al pubblico che aspettava un futuro. A regalarglielo, almeno per un po’ hanno pensato nei mesi scorsi i ragazzi del Team Down insieme alla maestra di arte Francesca Marianna Consonni, che colori alla mano hanno ridisegnato – letteralmente – quella che oggi per tutto il paese e non solo è diventata “la stanza del che bello”.
Il progetto è nato dall’incontro tra la cooperativa sociale che gestisce La Tela, l’associazione di famiglie con figli con la sindrome di Down “Team Down” e la maestra d’arte: un gioco di squadra che aveva permesso a 14 ragazzi dell’associazione di portare nel mese di febbraio un’esplosione di colori in uno spazio che per sua stessa natura vuole essere ogni giorno riscritto e riqualificato. In quella stanza, ricoperta di carta, i ragazzi e la maestra hanno sovrapposto segni, colori, tecniche diverse, interventi a più mani, graffi, punti, pennellate e, perché no, anche qualche scontro di colore: ogni volta, tanto da parte loro quanto da parte di chi passando “sbirciava”, il commento era sempre lo stesso: “Che bello”.
Da lì poi la stanza si è prima aperta al pubblico e poi “spezzettata” in tanti quadri di dimensioni diverse che hanno raggiunto altrettante case. Alcuni sono andati di diritto agli autori, altri sono state messe in mostra a La Tela nel mese di giugno e poi sono andate all’asta. E altri ancora sono arrivati decisamente ai piani alti e sono stati consegnati al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a Papa Francesco, alla Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, alla coordinatrice della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano Alessandra Dolci, al presidente di Libera don Luigi Ciotti, all’Arcivescovo di Milano Mario Delpini e al sindaco di Rescaldina.
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