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Il piano di “compressione” dei servizi Trenord. “No al taglio di fermate e corse, il piano di Regione Lombardia passi dal voto del Consiglio”

Si parla di una parziale riduzione, per cercare di migliorare puntualità e regolarità del sistema. Il Movimento 5 Stelle chiede che le scelte siano trasparenti e che si convochino "le parti rimaste escluse finora dal dibattito, ovvero sindacati e rappresentanti dei pendolari"

Trenord Milano Centrale

«Apprendiamo che il piano emergenziale che Regione Lombardia sta vagliando, nel tentativo di porre un freno ai disagi nell’ambito del servizio offerto da Trenord nei mesi di settembre e ottobre, definiti disastrosi dalla stessa Giunta, sarà un piano fatto di tagli delle corse e limitazione delle fermate. In pratica, la soluzione per i disagi ai pendolari sarebbe quella di creare ulteriori disagi ai pendolari».

Lo dice Nicola Di Marco, capogruppo M5s Lombardia al Pirellone. L’esponente pentastellato chiede che proprio dal consiglio regionale passi la definizione delle “contromisure” pensate da Regione Lombardia per Trenord.

«Chiediamo che tale piano passi dal dibattito dell’aula consiliare. Non possiamo accettare che ai pendolari lombardi sia rifilato il solito “pacco” a scatola chiusa, perché di pacchi in questi anni i pendolari ne hanno già ricevuti troppi da Regione Lombardia. Fra indici di puntualità in caduta libera, a settembre al 75% dato peggiore rispetto al 2023, 38 soppressioni al giorno che equivalgono a oltre diecimila all’anno, cambio delle modalità di accesso a indennizzi e rimborsi in chiave ovviamente penalizzante per l’utenza, manca solo il taglio delle corse e delle fermate per completare il disastroso quadro della situazione relativa al trasporto pubblico lombardo su rotaia. Senza considerare le tematiche legate agli scioperi, mai così frequenti, della sicurezza, della quale abbiamo sentito tanto parlare senza però che le promesse si traducessero in fatti e della governance, che a fronte del fallimento sotto gli occhi di tutti, continua a vantare stipendi fuori mercato e soprattutto non in linea con i risultati conseguiti».

«I miglioramenti promessi da Regione Lombardia, con l’arrivo dei nuovi treni, non si sono visti» continua il consigliere M5S. «Finalmente la Giunta sembra essersi accorta del disastro, ora pretendiamo un’assunzione di responsabilità e risposte urgenti e non il solito scaricabarile. Come M5s chiederemo in sede di commissione Trasporti e di Consiglio regionale di convocare le parti rimaste escluse finora dal dibattito, ovvero sindacati e rappresentanti dei pendolari, in merito al nuovo piano e, quando lo stesso piano sarà ultimato, che il Consiglio regionale ne discuta, ne comprenda a pieno le conseguenze e ne voti i contenuti».

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Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 05 Novembre 2024
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