Via libera alla revisione dello statuto e al contratto unico di servizio di Azienda So.Le.: “Basi del welfare futuro”
Il consiglio comunale di Rescaldina ha approvato la revisione dello statuto e la bozza del contratto unico di servizio dell'Azienda So.Le.
Via libera in consiglio comunale a Rescaldina alla revisione dello statuto e alla bozza del contratto unico di servizio dell’Azienda So.Le., l’azienda speciale consortile nata nel 2014 per la gestione associata ed integrata degli interventi e dei servizi che ad oggi conta tra i propri associato dieci degli undici Comuni del Legnanese, ovvero Busto Garolfo, Canegrate, Cerro Maggiore, Dairago, Legnano, Parabiago, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona e Villa Cortese.
Con la revisione dello statuto «è stato introdotto il principio di solidarietà tra i Comuni per massimizzare equità e opportunità per tutti i cittadini, il principio di sussidiarietà tra enti pubblici e privati nel soddisfare i bisogni dei cittadini, la possibilità di sviluppare forme di co-programmazione e co-progettazione con gli enti del Terzo Settore e le imprese sociali – spiega l’assessore alla Prevenzione e Sicurezza sociale Rosario Vitolo -. Il tutto sotto la direzione, il coordinamento e controllo dell’assemblea dei soci che è rappresentata dai sindaci dei Comuni consorziati, con votazione paritaria, i quali fissano gli indirizzi strategici cui essa dovrà attenersi nella concreta gestione operativa».
Con il contratto unico di servizio, invece, «si pone fine alla redazione di diversi contratti per i diversi Comuni i cui prezzi inevitabilmente differivano in ragione della loro grandezza – aggiunge Vitolo -. Il contratto unico consentirà di avere un unico prezzo per la prestazione del servizio favorendo meccanismi di solidarietà fra i Comuni e omogeneità sulle caratteristiche e sull’offerta dei servizi, per i quali ci si attende anche una riduzione dei costi. Tuttavia la scelta del conferimento di un servizio all’azienda non viene effettuata in modo asettico e burocratico, ma è preceduto da una valutazione di convenienza economica rispetto all’offerta a libero mercato».
«Il risultato raggiunto è di grande soddisfazione poiché amministratori di orientamento politico differente hanno condiviso e posto le basi del welfare futuro che vede la partecipazione sinergica tra pubblico, privato e enti del Terzo settore, qualificandosi quali lucidi interpreti del principio di sussidiarietà orizzontale, al fine di perseguire al meglio il bene comune – commenta l’assessore alla partita -. L’auspicio è che i Comuni, che mi piace definire enti di concretezza amministrativa, possano fornire le proprie prestazioni socio-assistenziali in maniera puntuale e aderente ai bisogni delle persone riducendo, fino all’eliminazione, le diseconomie e le diseguaglianze nell’offerta dei servizi che saranno costantemente monitorati».
Scetticismo dai banchi dell’opposizione – che ha invece approvato la revisione dello statuto – sul contratto unico di servizio. La civica Cambia Rescaldina, infatti, a valle della seduta consiliare ha parlato di una «centralizzazione» che «rischia di rendere i servizi meno rispondenti alle necessità specifiche dei cittadini di Rescaldina, in un’ottica che appare più burocratica che orientata alla qualità del servizio».
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