Il santuario della Madonna dell’Albero di Gorla Minore fra i “Luoghi del cuore” del FAI, ecco come votare
Il Santuario della Madonna dell’Albero di Prospiano, situato nel verde del bosco del Rugareto fra Gorla Minore e Rescaldina, è stato inserito fra i “Luoghi del cuore” del FAI. Se otterrà tanti voti potrà essere tutelato dall’ente, la popolazione si mobilita
In tanti lo dicevano: “Dovremmo fare qualcosa per il nostro santuario” e alla fine qualche fedele di Prospiano ha deciso di agire.
La chiesetta della Madonna dell’Albero di Prospiano, situata nel verde del bosco del Rugareto fra Gorla Minore e Rescaldina, è stata inserita fra i “Luoghi del cuore” del FAI. Una grande opportunità per questo luogo di culto, edificato tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
I luoghi maggiormente votati, infatti, entrano fra i beni tutelati dall’ente, che punta alla loro valorizzazione e conservazione.
Attraverso il censimento – che ad oggi ha registrato oltre 11 milioni di voti raccolti a favore di più di 39.000 luoghi votati in 6.508 Comuni – il FAI contribuisce a valorizzare i luoghi cari ai cittadini, innescando una partecipazione che si estende dalle comunità alle istituzioni, locali e nazionali, in un concorso virtuoso di energie e di risorse che unisce e rinsalda la società civile.
E il censimento è solo una parte del programma: “I Luoghi del Cuore” è anche il mezzo per intervenire direttamente nel recupero di alcuni luoghi votati. I vincitori, infatti, ottengono premi economici – quest’anno fino a 70mila euro al primo classificato – per realizzare interventi di restauro o valorizzazione; e anche i luoghi che non hanno vinto, ma hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti, possono aspirare al contributo presentando, dopo il censimento, un progetto all’apposito Bando. Dalla prima edizione a oggi sono stati sostenuti 163 interventi di tutela, restauro e valorizzazione in tutte le regioni.
Spetta ora ai gorlesi e a tutti coloro che in Valle Olona hanno nel cuore la chiesa – impreziosita ogni anno a settembre di momenti di preghiera e festa – votare in massa il luogo, sperando scali la classifica e ottenga l’ambito riconoscimento.
Questo il link a cui è possibile votare il santuario.
Vent’anni de I Luoghi del Cuore, al via la 12esima edizione del censimento
Santuario della Madonna dell’Albero qualche informazione storica
Il ciclo di affreschi che orna l’interno è attribuito al frate umiliato Giacomo Lampugnani e risale agli ultimi anni del ‘400. Probabilmente fu commissionato da qualche nobile locale.
Il nome del santuario deriverebbe da una miracolosa apparizione della Madonna dell’Albero, con l’obbligo di due messe settimanali e di una festa solenne in onore della Vergine, da celebrarsi nel giorno dell’Assunzione.
Nel 1597 l’orientamento della chiesa appare mutato e corrispondente a quello attuale. Nel 1603 il cardinale Federico Borromeo, rendendo omaggio alla Madonna dell’Albero, annota le dimensioni del santuario (14 braccia di lunghezza) e dispone che l’apposita cassetta per la raccolta delle offerte venga munita di una doppia serratura, dotata di due chiavi: una in custodia al curato, l’altra ai nobili di Prospiano.
Oggetto del culto e devozione popolare, è l’affresco raffigurante la Madonna incoronata su un albero tra i santi Nazaro e Celso.
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