Nelle scuole di Saronno arrivano sportelli di ascolto psicologico e attività di facilitazione linguistica
Un bando di Regione Lombardia permetterà di avviare le attività di facilitazione linguistica nelle scuole primarie statali di Saronno e dei comuni dell'Ambito, mentre lo sportello psicologico sarà attivato con fondi comunali nelle scuole medie di Saronno
Supporto psicologico e moduli di facilitazione linguistica sono i due strumenti che l’Amministrazione comunale di Saronno mette in campo nel quadro di sostegno alla scuola per l’anno scolastico 2024-2025.
La prima buona notizia arriva dal bando “Sprint” di Regione Lombardia, vinto dall’Amministrazione comunale con il progetto “Crescere Insieme“, che prevede la realizzazione di moduli di facilitazione linguistica rivolti agli alunni non italofoni delle scuole primarie statali dell’Ambito Saronnese. In pratica, nelle sei scuole di Saronno e in ciascuna delle scuole primarie dei Comuni dell’Ambito (Caronno Pertusella, Gerenzano, Uboldo, Origgio e Cislago) verranno attivati corsi e laboratori per insegnare la lingua italiana agli studenti non italofoni e che potranno svolgersi durante l’orario scolastico o extra-scolastico, a seconda dell’organizzazione di ogni plesso, tra ottobre e maggio, per un totale di 28 settimane di attività. «L’obiettivo – spiega l’assessore ai servizi alla persona e coesione sociale Ilaria Pagani – è quello di supportare, con la facilitazione linguistica, l’inserimento dei bambini stranieri nel contesto socio-culturale del territorio. L’intervento su bambini ancora piccoli della scuola primaria è importante per eliminare o ridurre il gap linguistico nei successivi anni del percorso scolastico».
Sempre di questi giorni è l’approvazione da parte della Giunta Airoldi di un contributo per l’attivazione dello Sportello psicologico di ascolto in ciascuna delle scuole secondarie di primo grado dei tre Istituti comprensivi saronnesi, rinnovando così l’impegno preso anche nella passata stagione scolastica. «La bontà e la necessità del servizio è stata ribadita dalle famiglie, dagli alunni e dal personale – dice l’assessore a scuola e sport Gabriele Musarò – Un servizio che rientra tra le attività di prevenzione del disagio giovanile, che negli ultimi anni del dopo-Covid è apparsa sempre più urgente. Allora era stato il ministero dell’Istruzione ad introdurre i contributi, che sono poi venuti meno: la nostra Amministrazione ha ritenuto fondamentale proseguire su questa strada e intervenire con fondi propri».
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