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Dal Gruppo astronomico di Tradate le prime foto della supercometa Tsuchinshan-ATLAS

Le immagini sono state realizzate da Paolo Bardelli, prolifico astrofotografo del GAT di Tradate. Il 12 ottobre il picco di luminosità

cometa cometa Tsuchinshan-ATLAS paolo bardelli

Si tratta della cometa C/2023 A3 ( la terza scoperta nel gennaio 2023) individuata quando si trovava ad una distanza di oltre un milardo di km tra Giove e Saturno nella costellazione del Serpente, indipendentemente dall’Osservatorio cinese di Tsuchinshan e dall’osservatorio sudafricano ATLAS.

Possiede un’orbita retrograda, inclinata di 139° sul piano dell’ orbita terrestre ed un periodo orbitale talmente lungo (circa 80 mila anni) da far pensare che sia arrivata per la prma volta dalle nostre parti: si tratta quindi di una cometa nuova ricchisima di polvere e di gas. Le comete nuove sono sempre imprevedibili, ma la TA ha mostrato una luminosità perfettamente coerente con il progressive avvicinamento al Sole, quindi la speranza che potesse diventare una grande cometa c’erano tutte.

Speranze confermate dal passaggio al perielio dello scorso 27 settembre da ‘soli’ 55 milioni di km che l’ha resa visibilissima all’alba (magnitudine <3) per gli osservatori dell’emisfero australe (fantastiche le immagini riprese dall’ Osservatorio di Las Campanas (Cile, deserto di Atacama), e visibile seppur con difficoltà un’ora prima dell’alba anche dalle nostre parti, in Italia.

Questo ha permesso a Paolo Bardelli (da Sumirago) e Danilo Roncato (dal Campo dei Fiori) di tentare le prime osservazioni sia visuali che fotografiche. Nonostante una copiosa nuvolosità sull’orissonte di levante, Paolo è riuscito questa mattina ( domenica 29 settembre) nel grande scoop di riprendere le prime immagini della cometa (con una Canon 6D + teleobiettivo da 300 mm e pose di 10-15 sec a 1600 ISO). La cometa appare ancora impalpabile, essendo immersa nel chiarore dell’ alba.

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Ma tutto cambierà nella prima metà di ottobre, quando la cometa, circumnavigando il Sole, si avvicinerà progressivamente alla Terra raggiungendo la minima distanza di 71 milioni di km il 12 ottobre, quindi la massima luminosità.

La visibilità per il nostro emisfero sarà di prima sera non lontano da Venere. Dal momento che la coda molto ricca di polvere avrà il Sole prospetticamente retrostante, è possible che la luminosità della TA raggiunga valori importanti, se non impressionanti: nella migliore delle ipotesi la magnitudine potrebbe raggiungere valori minori di 0, quindi approssimarsi alla luminosità delle comete più famose della storia.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 29 Settembre 2024
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