Gadda: “Governo consenta svolgimento processo Attanasio”
Le parole della vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera nel corso del question time con il ministro degli Esteri Antonio Tajani
«Se il ministro Tajani fosse il padre dell’ambasciatore Luca Attanasio o il fratello del carabiniere Vittorio Iacovacci, troverebbe del tutto inaccettabile la risposta del governo italiano che ha ribadito anche oggi la volontà di non chiedere all’Onu la revoca dell’immunità dei funzionari PAM che a causa della loro imperizia hanno cagionato la morte in servizio di un nostro ambasciatore e di un nostro carabiniere. Mentre ci si trincera dietro a potenziali ritorsioni sul nostro paese e sui nostri funzionari sparsi per il mondo, si decide di non dare giustizia ad Attanasio, Iacovacci e Milambo morti perché non adeguatamente protetti da chi avrebbe dovuto farlo”. Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso del question time con il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
«Tutti abbiamo ricordato e pianto il sacrificio del nostro ambasciatore Luca Attanasio, del carabiniere scelto Vittorio Iacovacci e del loro autista Mustapha Milambo che, sprovvisti di scorta e difese per negligenze accertate dei due funzionari PAM, furono uccisi in Congo nel 2021 nel corso di un’imboscata. Sappiamo molto della redditudine e delle capacità umane e professionali di questi nostri uomini perbene, invece sulla verità processuale c’è un imbarazzante silenzio. Perché lo stato italiano non si è costituito parte civile nel processo e non ha rivolto richiesta formale all’Onu di togliere l’immunità a persone che quindi sono tuttora in servizio? Le carte processuali sono inequivocabili, nessuno chiede processi di piazza ma che si svolga regolare processo per appurare tutte le responsabilità. Lo Stato italiano ha il dovere di proteggere e tutelare i nostri funzionari impegnati all’estero, a partire da Attanasio e Iacovacci. Serve che il processo abbia luogo, anche per onorare l’immagine stessa di una importante agenzia Onu come il Pam. L’immunità non viene concessa come se fosse un lasciapassare per ogni comportamento. La risposta del ministro Tajani è vergognosa, e non basta certo ricordare di avere intitolato una sala all’ambasciatore Attanasio per essere a posto con la coscienza e per difendere la reputazione dello Stato italiano. Invito per questo il ministro degli Esteri nonché vicepremier a riconsiderare la posizione del governo, per dare giustizia alla famiglia e ristabilire la verità», ha concluso.
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