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A Saronno la giornalista Tiziana Ferrario e Mariassunta Miglino presentano “Cenere”

Appuntamento a venerdì 17 maggio in via Garibaldi 5 per l'incontro parte della rassegna letteraria organizzata da Mondadori Saronno

Generico 13 May 2024

Tappa a Saronno per la giornalista Tiziana Ferrario per la presentazione del suo libro “Cenere”. Si terrà infatti venerdì 17 maggio alle ore 18 in via Garibaldi 5 l’incontro parte della rassegna letteraria organizzata da Mondadori Saronno.

Insieme a dialogare con Ferrario, giornalista e conduttrice televisiva, ci sarà Mariassunta Miglino, già assessore alla Cultura del Comune di Saronno.

All’interno della medesima iniziativa, lo scorso marzo Miglino aveva dialogato con Stefano Simonetta, che aveva presentato il suo libro “Da bambino ho visto un ufo. Franco Baresi, Milan e io”.

Si legge nella presentazione del libro “Cenere”: 

Milano, primavera 1898, la rivoluzione industriale corre veloce e niente sembra poterla arrestare. La chiamano modernità, eppure in città la gente sta male, è affamata, lavora fino a quattordici ore al giorno e vive in case piccole e affollate. Attraverso la storia di un’amicizia tra due bambine, negli anni a cavallo tra due secoli, Tiziana Ferrario ha scritto il romanzo di una città che è stata la culla del socialismo in Italia, dove nello stesso periodo nasce quello stile tutto italiano che avrebbe fatto di Milano una delle capitali indiscusse della moda nel mondo. Giovannina e Mariuccia hanno appena dieci anni, si conoscono perché la prima, orfana di padre, è una piscinina apprendista in una delle tante sartorie che servono le famiglie bene della borghesia cittadina, Mariuccia invece è la figlia del parlamentare socialista Luigi Majno e di Ersilia Bronzini, fondatrice dell’Unione femminile e instancabile paladina della battaglia per l’emancipazione femminile, che vede la sua alba, in quegli anni, proprio a Milano. In città tutti sanno chi sono i coniugi Majno. Nel salotto di Ersilia s’incontrano alcune delle protagoniste di una lotta per i diritti che si combatte ormai anche sulle strade, rischiando la libertà e perfino la vita. Tra le più impegnate c’è Alessandrina Ravizza, la contessa del brod, fondatrice della Cucina dei Malati poveri nel quartiere Garibaldi abitato da miserabili, a pochi passi da Brera, il regno dei bordelli. In Galleria Vittorio Emanuele, nella casa della socialista Anna Kuliscioff, la dutura dei poveri, esule russa tra le prime laureate in Medicina in Italia e compagna di Filippo Turati, si discute di diritti degli operai. Anna si batte per una legge che tuteli le lavoratrici sfruttate e malpagate. Sono donne milanesi coraggiose e rivoluzionarie, che non si accontentano della carità, che credono nel valore dell’istruzione come arma di riscatto dalla povertà. Aprono scuole e biblioteche, avviano corsi professionali, chiedono inascoltate il suffragio femminile. In queste pagine le vediamo muoversi in luoghi oggi scintillanti e iconici, ma allora miserabili. Grazie alle loro battaglie, le donne italiane hanno iniziato quel cammino di consapevolezza verso una parità ancora oggi da conquistare.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 14 Maggio 2024
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