A Castiglione tempo di bilanci per Giancarlo Frigeri: “Sindaco a tempo pieno, un’esperienza bella e ricca di soddisfazioni”
Bilancio di fine mandato per Frigeri che si ripresenta con una squadra che è all'80% quella che ha lavorato con lui in questi cinque anni
Ultime settimane di mandato per Giancarlo Frigeri, che da cinque anni guida Castiglione Olona dal suo ufficio con una straordinaria vista sul borgo e sulla Collegiata. E’ qui che lo incontriamo per tracciare un bilancio del suo primo mandato, in attesa che inizi anche a Castiglione la campagna elettorale. Frigeri si ripresenta per il secondo mandato con una squadra che è all’80% quella che ha lavorato con lui in questi cinque anni.
Come sono stati questi cinque anni da sindaco di un paese particolare come Castiglione Olona?
Sono stati cinque anni bellissimi e soddisfacenti per i traguardi raggiunti nonostante la parentesi del Covid. Questo avvenimento li ha resi sicuramente faticosi ma abbiamo lavorato con un gruppo veramente coeso, abbiamo affrontato tutto insieme, dall’emergenza all’assistenza, dagli hub vaccinali fino alla ripresa. Sono stati cinque anni vissuti intensamente, fare il sindaco a tempo pieno è una bella esperienza e anche se nel frattempo ho subito un’operazione al cuore importante mi sento di continuare per portare avanti la strada che abbiamo tracciato per Castiglione Olona.
Che strada è quella tracciata in questi cinque anni per Castiglione e il suo borgo?
Ho iniziato il mio mandato con una conferenza stampa in cui, come è stato scritto, ho lanciato “un grido di dolore” per Castiglione. Un paese dove tutti si lamentavano che non si faceva nulla abbiamo attivato tutti i canali per poter attirare finanziamenti che ci hanno permesso di fare molto, partendo dall’importante lavoro di uno studio di architettura di Roma con l’obiettivo di un nuovo Umanesimo per Castiglione. Da lì i progetti che ci hanno permesso di portare a casa molti finanziamenti regionali e statali. E così siamo partiti con il recupero di Casa Scurati, con la progettazione per ampliare il percorso museale di Palazzo Branda, o per rimettere mano alla vecchia sala consiliare nel borgo. Abbiamo dimostrato che si può fare. Un’altra strada che credo abbiamo tracciato e che dando ottimi risultati è quella della collaborazione tra pubblico e privato, ad esempio quella che ci ha portato a sviluppare il centro sportivo della Varesina. Nascono grosse opportunità se si sanno creare queste sinergie.
Fuori dal centro storico quali sono le opere fatte che ritiene più significative?
Abbiamo lavorato tanto sulle scuole con finanziamenti del Pnrr e della Regione, in particolare rimettendo a nuovo l’asilo nido comunale che è un servizio molto richiesto dalle famiglie, siamo intervenuti sulla sicurezza e sull’illuminazione in tutte le scuole del territori comunale. Con la municipalizzata Cos abbiamo realizzato la nuova farmacia, con l’ambulatorio dove ci sono medici di base e Cup. Un piccolo polo medico che sta funzionando molto bene. Inoltre abbiamo fatto interventi significativi sulle strade e i parcheggi, sia in termini di sicurezza della viabilità sia per dare un servizio adeguato ai cittadini ma anche ai turisti, ad esempio il rifacimento completo del parcheggio in zona Mazzucchelli.
Uno dei temi della vostra campagna elettorale era quello della sicurezza. Come l’avete affrontato?
In tutti gli aspetti che comporta il termine sicurezza, da quello che riguarda la videosorveglianza, con il completamento del sistema di telecamere, a quello stradale, come detto, creando anche nuovi percorsi ciclopedonali. Ma abbiamo lavorato tanto anche sulla sicurezza idrogeologica del territorio. Stiamo completando un grosso intervento a Caronno Corbellaro e Gornate Superiore, grazie a un contributo di 850mila euro del ministero e 250mila di Regione Lombardia.
Parliamo anche delle cose non fatte. Cosa manca all’appello?
Una cosa che non siamo riusciti a fare, e mi dispiace, è la riqualificazione del vecchio cinema. Siamo partiti con la ripulitura generale e le prime demolizioni poi sono mancati i fondi. Aspettiamo di trovare un nuovo finanziamento. E poi l’area camper vicino all’inizio della ciclopedonale. Qui siamo in ritardo per la necessaria riadozione del Pgt. Infine non sono riuscito a fare passi avanti sulla questione del traffico sulla Varesina, che su Castiglione ha un impatto pesante anche per via dei due semafori che non riusciamo ad eliminare. Una strada dove ogni giorno passano 22mila auto. E’ stato attivato un tavolo con la Provincia e i Comuni vicini per elaborare un’alternativa che possa alleggerire un po’ questo carico di traffico, ma il tavolo è fermo e da un po’ insistiamo perché si riapra il confronto.
Una cosa di cui personalmente va molto orgoglioso?
Tutte quelle fatte, ma sono orgoglioso in particolare dell’attenzione che Castiglione ha rivolto alle donne, con la nascita di Casa Pierangela per l’accoglienza delle donne vittime di maltrattamenti e soprusi, tutti i progetti di prevenzione del tumore al seno e le iniziative di sensibilizzazione contro la violenza. Nella mia squadra c’è grande sensibilità su questi temi. Infine sono orgoglioso di aver partecipato attivamente come Comune alla nascita della Via Francisca del Lucomagno, con la creazione dell’ostello a Gornate Superiore e le tante iniziative fatte per promuoverla, come la recente nascita dell’associazione “In cammino”, presentata proprio qui a Castiglione.
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