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Le straordinarie scoperte del super-telescopio JWST raccontate dal Gat di Tradate

Se ne parlerà in un incontro gratuito lunedì 18 Marzo alle ore 21 al Cine Grassi di Tradate

Generico 11 Mar 2024

Da un anno la scienza astronomica non è più la stessa. Sono infatti state fatte più scoperte negli ultimi 12 mesi che, forse, in tutti i secoli precedenti. Il merito va senza discussione al super-telescopio James Webb (JWST), un avveniristico strumento da 6,5 metri di diametro che venne lanciato il 25 dicembre 2021 a 1,5 milioni di km di distanza dalla Terra nel cosiddetto punto lagrangiano L2, una posizione dove l’attrazione di Sole e Terra si annullano. Il pregio primario del JWST è la capacità di spingersi fino all’infrarosso medio (20 micron), permettendo osservazioni sia dell’Universo lontanissimo (quindi giovanissimo) sia di stelle e pianeti in formazione all’interno di nebulose opacizzate dalla polvere.

Una sintesi delle scoperte che il JWST ha effettuato nel 2023 sarà oggetto di una serata davvero speciale (e come sempre libera a tutti) organizzata dal GAT, Gruppo Astronomico Tradatese, per lunedì 18 marzo, alle ore 21 al Cine Grassi di Tradate. Il dott. Cesare Guaita, Presidente del GAT parlerà infatti sul tema: JWST, un anno di scoperte. 

Le informazioni forse più sensazionali riguardano la Cosmologia e la nascita dell’ Universo, avvenuta, secondo la teoria più accreditata, 13,8 miliardi di anni fa in seguito ad una grande esplosione che dal nulla immise nell’ Universo l’idrogeno da cui sono poi nate le galassie in tempi stimabili di alcuni miliardi di anni. Una storia apparentemente logica che, però, il JWST sta mettendo completamente in crisi: sono state scoperte infatti centinaia di galassie lontanissime, quindi giovanissime già perfettamente formate 3-400 anni dopo il Big Bang ! Un autentico shock per i cosmologi, come sarebbe shoccato un biologo che trovasse un bambino appena nato già dotato di barba, baffi e parlata fluente e precisa. Non meno inaspettate sono le ricerche più vicine sulla nascita delle stelle e dei sistemi planetari, al seguito dei quali JWST rileva sempre una grande quantità di acqua e di molecole a base di Carbonio. Nessuno però si sarebbe mai aspettata l’esistenza, rilevata dal JWST, di pianeti ‘orfani’ ossia non legati a qualche stella e, addirittura di pianeti DOPPI vaganti all’interno della nebulosa dove sono nati.

In sostanza, ad ogni osservazione JWST, che lavora 24 ore su 24, corrisponde una nuova scoperta. Anche per questo le proposte osservative provenienti da ogni parte del mondo sono a migliaia ma, solo il 10% può essere preso in considerazione.

Redazione Saronnonews
saronnonews@gmail.com
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Pubblicato il 14 Marzo 2024
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