“Grazie per aver camminato con noi”. Saronno saluta monsignor Claudio Galimberti
È una chiesa prepositurale gremita quella che ha accolto oggi il feretro del prevosto, venuto a mancare lo scorso 2 marzo in seguito ad una malattia. A presiedere le esequie l'arcivescovo Mario Delpini
Grande cordoglio a Saronno nel giorno dell’ultimo saluto al prevosto monsignor Claudio Galimberti.
È una chiesa prepositurale gremita quella che ha infatti accolto oggi il feretro del prevosto, venuto a mancare lo scorso 2 marzo in seguito ad una malattia.
A presiedere le esequie l’arcivescovo Mario Delpini, alla presenza di diversi vescovi e tantissimi sacerdoti della diocesi di Milano, delle autorità civili di Saronno, Garbagnate Milanese, Cassano Magnago e Meda, i quattro Comuni con cui si è intrecciata la vita di don Cladio.
Nato a Meda, ordinato sacerdote nel 1976, dopo le esperienze di Masnago e Milano, fu parroco per 13 anni a Cassano Magnano e per altrettanti anni a Garbagnate Milanese. Infine nel 2021 arrivò inaspettatamente la nomina come nuovo prevosto della comunità pastorale di Saronno (qui l’intervista di Saronnonews).
In foto l’arcivescovo Delpini«Nel dolore di questo momento per la morte di don Claudio, un bravo prete, esemplare per dedizione, amabile nelle relazioni, proviamo il rammarico per una vita di ministero che si è conclusa troppo presto e troppo in fretta – ha dichiarato l’arcivescovo Delpini -. La sua testimonianza incoraggia anche noi, discepoli di Gesù, ad accogliere il Signore Gesù risorto».
«Ringraziamo l’arcivescovo, i vescovi, i sacerdoti, le autorità religiose civili e militari che stanno vivendo con tutti noi questo momento – ha detto uno dei nipoti di don Claudio -. Vi doniamo quelli che riteniamo tre insegnamenti importanti tra tutti quelli che ci ha trasmesso: l’impegno per qualsiasi cosa, la curiosità e la ricerca del bello nelle cose».
In foto i sindaci di Saronno, Garbagnate Milanese, Cassano Magnago e la vicesindaco di MedaA prender parola poi il sindaco di Saronno Augusto Airoldi, che ha ricordato l’umanità, la gentilezza, l’empatia e la disponibilità che caratterizzavano don Claudio. «Prendendo la parola da sindaco della città, in questa occasione tanto grave e solenne, scelgo di soffermarmi brevemente su quello che a mio avviso è stata una sua dote peculiare, la saggezza» ha dichiarato il primo cittadino, una qualità che don Claudio ha saputo dimostrare in diversi ambiti e sin dai primi giorni del suo arrivo a Saronno, nel settembre 2021. «Grazie don Claudio per aver camminato con noi in questi brevi ma intensi anni» ha concluso il sindaco Airoldi.
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