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“Rebus Pensioni”, affollato convegno di Cgil Varese e Spi Cgil Varese in Salone Estense

Il convegno ha avuto come obiettivo di offrire un focus sul sistema pensionistico e ha sottolineato l’importanza di rivederlo in un’ottica di maggiore equità e sostenibilità per il futuro

convegno spi cgil

Organizzato da Cgil Varese e da Spi Varese, si è svolto ieri un incontro dal titolo “Rebus Pensioni”. Un confronto che ha visto la presenza di un vasto pubblico presente in Salone Estense a Varese.

Il convegno ha avuto come obiettivo di offrire un focus sul sistema pensionistico e ha sottolineato l’importanza di rivederlo in un’ottica di maggiore equità e sostenibilità per il futuro. Forte anche la presa di posizione politica in una situazione di importanti cambiamenti, sia sul fronte del lavoro, spesso precario e scarso per le giovani generazioni, sia sul fronte dei cambiamenti demografici.

«La previdenza credo sia la vertenza sindacale più importante da portare avanti – ha sostenuto Giacomo Licata, Segretario generale Spi Cgil Varese e coordinatore del convegno -. Uno strumento di tutela sociale che riguarda i giovani, che rischiano di non poter godere di questo strumento, coloro che sono in procinto di andare in pensione, le attuali pensionate e gli attuali pensionati. Insomma, la previdenza è uno strumento che tiene unito il Paese. Il convegno è stato organizzato per analizzare le ragioni della previdenza, legata ai temi del lavoro precario, del lavoro povero, del fisco, tutte questioni al centro dell’impegno del sindacato».

«Parlare di previdenza è parlare di futuro – è intervenuta Stefania Filetti, Segretaria generale Cgil Varese -. Oltre che parlare di lavoro, dato che la previdenza è direttamente proporzionale alla quantità del lavoratori, alla qualità dei contratti e delle retribuzioni, alla quantità di ore lavorate». Nel nostro Paese, ha continuato Filetti, «la previdenza serve in realtà per fare cassa, e questo grazie a tagli, rimodulazioni, spostamento in avanti dell’età, modifiche del sistema di conversione con l’ingresso del metodo contributivo e con la modifica delle aspettative di vita».

Al convegno è intervenuto Ezio Cigna, responsabile Politiche previdenziali Cgil Nazionale, che ha proposto esempi molto efficaci che hanno mostrato l’iniquità del nostro sistema. Sergio Pomari, Segretario Spi Cgil Lombardia, ha approfondito i temi fiscali, sostenendo che i pensionati pagano un’Irpef superiore rispetto ai lavoratori dipendenti, e pensionati e lavoratori dipendenti pagano la quasi totalità dell’Irpef italiano. E’ intervenuta anche Angela Mondellini, Segretaria Cgil Lombardia, che si è soffermata sulla previdenza contributiva, la “seconda gamba” della previdenza, una forma di prevenzione che i sindacati sono riusciti a portare avanti con i contratti nazionali.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 21 Febbraio 2024
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