Ceriano Laghetto inaugura la prima pietra d’inciampo in memoria di Umberto Guasconi
La cerimonia alla presenza dei membri del Consiglio comunale dei ragazzi. Guasconi, accusato di favorire il movimento di liberazione, venne arrestato dal regime il 12 gennaio 1945 e deportato al campo di concentramento di Bolzano - Gries
Ceriano Laghetto inaugura la prima pietra d’inciampo a memoria di Umberto Guasconi, arrestato il 12 gennaio 1945 e deportato al campo di concentramento di Bolzano – Gries.
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L’evento si è tenuto venerdì 9 febbraio alla stazione ferroviaria di via I Maggio alla presenza dei giovani componenti del Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, del sindaco Roberto Crippa, del vicesindaco Dante Cattaneo e degli assessori Romana Campi e Antonella Imperato.
La cerimonia a pochi giorni dalla Giornata della Memoria, celebrata in tutto il mondo il 27 gennaio di ogni anno per commemorare le vittime dell’Olocausto e il Giorno del Ricordo, celebrata il 10 febbraio ogni anno in Italia per ricordare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano dalmata. Ha dichiarato il sindaco Crippa: “Ricordiamo due vicende distinte e diverse tra loro, che hanno però come radice comune l’odio verso il diverso”, aggiungendo di non voler fare nessuna confusione celebrando due ricorrenze di pari dignità.
Quella posizionata è appunto la prima “pietra d’inciampo” posizionata a Ceriano Laghetto e ricorda Umberto Guasconi, che venne qui dalla Toscana per svolgere l’incarico di capostazione. Nascondeva nella cantina della stazione fucili con munizioni, bombe a mano e altro materiale bellico che consegnò, in un secondo momento, ai partigiani. Ospitava in casa sua perseguitati politici e favoriva il movimento di liberazione, ma per la delazione di una spia, il 12 gennaio 1945 venne arrestato dal regime e imprigionato nel carcere di San Vittore e relegato nel campo di concentramento di Bolzano-Gries dal 16 gennaio 1945, da dove venne liberato il 30 aprile 1945.
Come emerso dal racconto dei famigliari, Guasconi non si riprese mai più e traumatizzato dalla detenzione non riuscì più a condurre una vita normale. Morì il 12 aprile 1950.
Presente alla cerimonia anche il nipote di Umberto Guasconi, Roberto, oltre che la segretaria del Comitato Pietre d’inciampo di Monza e Brianza Roberta Miotto, i Carabinieri della Tenenza di Cesano Maderno, la Croce Rossa Alte Groane, la Polizia Locale e il GST di Ceriano Laghetto.
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